Fedora Core 3 è pronto

La comunità di Red Hat è arrivata alla terza edizione del proprio progetto di sistema aperto. Tante applicazioni di contorno.

La comunità di Red Hat, quella del progetto Fedora, ha rilasciato il core numero tre dell’omonima distribuzione del sistema operativo.


Conosciuto finora con il nome in codice di Heidelberg, Fedora Core 3 (Fc3) racchiude, oltre agli indispensabili miglioramenti in materia di aggiornamento delle funzioni contenute in Fedora 2, alcune applicazioni open source.


Sul piano del “motore puro”, Fc3 incorpora le ultime versioni di Security Enhanced Linux (SeLinux) e il kernel 2,6.9 dell’Os.


In particolare, le modifiche in materia di sicurezza apportate da SeLinux riguardano la gestione delle policy, che viene eseguita per default. Un sistema che intende essere meno intrusivo nel controllo esercitato dalla policy più rigorosa che ebbero a imporre gli sviluppatori nel contesto di Fedora Core 2.


Proprio in relazione a questa discrasia tra l’automatismo di SeLinux e il rigore di Fc2, la comunità di sviluppo del progetto ha deciso di concentrarsi sullo sviluppo di funzionalità di chiusura di daemon specifici, soggetti a vulnerabilità.


Sotto il profilo applicativo Fc3 include le ultime versioni dell’applicazione di groupware Evolution, supportata da Ximian, di Gnome, 2.8, Kde, 3.3 e del sistema di windowing, X11 di X.org.


Il progetto Fedora si è strutturato per rilasciare due o tre versioni del sistema operativo (e quest’anno siamo già a quota due), contrariamente a quanto accade sul fronte enterprise, dove, per esempio Red Hat rilascia un nuovo Rhel ogni anno e mezzo e lo stesso fa Novell con SuSe Linux per Enterprise Server (mentre progetta una tempistica simil-Fedora per il prodotto per usi personale e professionale.

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