Si e aperta, a Ginevra, l’edizione europea della piu importante fiera mondiale delle telecomunicazioni. L’integrazione dei dispositivi senza filone alle reti e la convergenza di voce e dati paiono i temi caldi dellamanifestazioni.
Per una settimana, Ginevra diventa, come ogni quattro anni, la capitale
mondiale delle telecomunicazioni. Si è aperto, infatti, domenica, Telecom
’99, versione europea di una manifestazione che si svolge in alternanza
biennale fra Europa e Americhe. I temi caldi dell’edizione di quest’anno
sembrano , fina dalle prime battute, le comunicazioni wireless e le
tecnologie connesse alla convergenza fra voce e dati, mentre sullo sfondo
si stagliano le manovre dei grandi carrier, dai contraccolpi della fusione
Mci WorldCom-Sprint alla rinascita di Concert, nell’alleanza fra At&T e
British Telecom.
I sistemi di telefonia wireless fissa si sono da subito posti al centro
dell’attenzione, grazie ai numerosi annunci di prodotti e servizi in
programma durante la manifestazione svizzera. Questi sistemi, in
particolare le varietà point-to-multipoint, usano una stazione base per
spedire e ricevere dati su onde radio entro specifiche aree geografiche.
Invece di contattare terminali in movimento, come succede con i sistemi
mobile, gli obiettivi, qui, sono gli edifici. I prodotti sono disponibili
su banda larga o stretta, anche se in Europa è soprattutto la prima a
essere sotto test o rilascio in questo periodo. I sistemi a banda larga, di
tipo Bwa (Broadband Wireless Access) o Lmds (Local Multipoint Distribution
Service) sono usati dai carrier per fornire servizi con capacità simili
alle fibre ottiche. In realtà, le capacità possono arrivare fino a 10
Mbit/s, ma un Ldms tipico offre 2 Mbit/s.
La principale ragione d’interesse verso questa tecnologia è correlata al
processo di deregulation avviato in Europa, che ha spinto operatori oggi
concorrenti su più fronti a implementare rapidamente i sistemi. Germania,
Lussemburgo e Polonia si sono mossi prima, mentre ora stanno avanzando
Olanda, Belgio, Spagna e Portogallo. Per chi arriva ora, l’investimento ha
un forte senso economico e, una volta presa questa via, essa diventa un
asset centrale della società, per cui non è più necessario affittare l
inee
da carrier un tempo monopolisti.
Nortel è un’azienda molto orientata in questa direzione, ma anche Alcatel
sta spingendo sui sistemi Ldms. Assieme a questi big, si muovono molto
società più piccole. Nortel, in particolare, ha esibito la demo di una
nuova tecnologia, che fa parte del proprio sistema Bwa Reunion. Essa è
basata su accesso multiplo time division e offre più banda a basso costo
rispetto alle precedenti versioni di Reunion. Il costruttore ha dichiarato
di raggiungere gli 8 Mbit/s per la voce e i 10 per i dati. Il prodotto è
ancora in fase di test e sarà disponibile entro fine anno. Alcatel, invece
,
ha posto l’accento sul proprio Evolium Lmds, per il quale sono in corso
prove con 30 aziende europee e asiatiche. Si è distinta anche Harris, con
nuove caratteristiche per la tecnologia Clearburst Lmds e anche con un
prodotto Wll (Wireless Local Loop), a banda più stretta e per impieghi pi
ù
specifici, come i servizi d’emergenza.
Tutti i costruttori di reti e telecomunicazioni, comunque,, cercano di
trarre vantaggio dal progresso tecnologico in materia per offrire migliori
servizi a imprese e consumatori. L’avvento del Quality of service (Qos)
nelle reti Ip, ad esempio, sta per aprire nuove prospettive per diversi
generi di servizi, che includono chiamate vocali, così come dati o video
real time. L’uso di una rete multipurpose per questo genere di servizi può
significare una drastica riduzione dei costi di comunicazione. Gte
Internetworking, dunque, ha approfittato di Telecom ’99 per annunciare
un’offerta mondiale di voce su Ip, intesa soprattutto a ridurre le spese
per le chiamate su lunga distanza. Laproposta è indirizzata a carrier
locali e fa leva sulla Global Network Infrastructure di Gte per il
trasporto di voce e pacchetti di dati. Cisco, invece, ha dimostrato quello
che essa ritiene essere il primo circuito virtuale a switch su Dsl, una
tecnologia che può consentire agli utenti di muovere diversi flussi
multimediali simultaneamente. La dimostrazione si è svolta allo stand dell
a
Microsoft, con un’applicazioni video ad alta velocità che girava su
architettura Dsl in ambiente Ios, Windows 2000 e 98 Second Edition.
Non potevano mancare, a Telecom ’99, riflessi delle recenti grandi manovre
che hanno riguardato i big delle telecomunicazioni. A seguito del merge
annunciato fra Mci WorldCom e Sprint, France Telecom è intervenuta sul
futuro di Global One, alleanza nella quale Sprint era parte in causa
insieme a Deutsche Telekom, oggi in contrasto con i transalpini, dopo il
tentativo di entrare in Telecom Italia. Il presidente dell’operatore
francese, Michel Bon, ha dichiarato che la propria azienda intende portare
avanti in solitaria l’esperienza Global One, controllandola direttamente o
in altro modo non specificato. Va detto che il consorzio oggi ammonta
perdite per 798 milioni di dollari, per cui la ricerca di nuovi partner
sembrerebbe indispensabile. France Telecom ha presentato a Ginevra la
propria rete europea, che collega attualmente la cittadina svizzera, Parigi
e Londra, ma arriverà a 30 città in 11 nazioni nel 2000 e a 40 città
in 16
nazioni l’anno successivo. L’investimento dell’operatore francese è stimat
o
in 300 milioni di euro.
Di riflesso, infine, l’annuncio di At&T e British Telecom, che hanno
riformato Concert, joint venture nella quale intendono investire 3 miliardi
di dollari nei prossimi cinque anni, per costruire una rete ad alta
velocità per il trasporto di voce e dati, capace di collegare le maggiori
città del mondo. Si partirà da 60 città entro la fine del 2000, per
arrivare a 100 fuori da Usa e Regno Unito) nel 2001. Già quest’anno
verranno spesi 100 milioni di dollari per installare router e connessioni
in 22 città.