Gli azionisti di PeopleSoft hanno accettato l’offerta. Nel week end le ultime trattative con il board of directors ancora fortemente ostile.
Per Larry Ellison la “conquista” di PeopleSoft sembra sempre
più vicina. Gli azionisti di PeopleSoft, al termine di una estenuante settimana,
fatta di pressioni da parte del management e di lettere aperte da parte di
Oracle, hanno finalmente deciso.
E la loro decisione va
verso Oracle.
Gli azionisti, questo è il succo del discorso, hanno deciso di
accettare l’ultima offerta fatta da Oracle e venderanno al prezzo stabilito di
24 dollari ad azione i 228 milioni di azioni, pari al 60% del capitale, in loro
possesso.
Questo, tuttavia, non significa automaticamente che l’acquisizione
sia cosa fatta. PeopleSoft ha infatti messo in atto una serie di blocchi e
opzioni, che di fatto costituiscono una sorta di barriera anti-takeover.
Ma
è al board direttivo di PeopleSoft che Larry Ellion si è rivolto subito
dopo aver ottenuto l’accordo degli azionisti, invitandolo a rimuovere i vincoli
esistenti e a formalizzare l’acquisizione prima che i mercati riaprano
lunedì.
In ogni caso, commenta la stampa americana, la liti potrebbero
continuare ancora per qualche mese, almeno fino all’elezione del prossimo board
of director di PeopleSoft, prevista per il prossimo anno, ma le cui candidature
si chiudono giovedì prossimo.
E’ evidente che per Larry Ellison l’operazione
potrà dirsi definitivamente compiuta solo quando riusicrà ad avere dalla sua non
solo i numeri, ma anche un team manageriale.
E già qualcuno ipotizza che i 24
dollari potrebbero poi non essere l’offerta “best and final” di Oracle, che
potrebbe addirittura ritornare sui propri passi e riproporre i 26 dollari
offerti una sola volta in un anno e mezzo di
contrattazioni.