L’idea dello stack open source si basa sull’unione di tecnologie già disponibili per proporre una gestione completa delle applicazioni.
Si compongono i dettagli dell’offerta middleware open source targata Jboss. E si tratta di dettagli di non poco conto, dato che in questo carniere è contenuto uno stack tecnologico di deployment e integrazione delle applicazioni Java a 360°.
La suite riunisce, è vero, tecnologie in larga parte già disponibili, ma la novità sta nel fatto che esse saranno offerte per la prima in modo unitario, presumibilmente con un supporto comune e con procedure unificate di installazione.
JBoss Enterprise Middleware System (Jems), così è stato chiamato il framework, si compone del Web server Tomcat (targato Apache) e di varie porzioni realizzate da Jboss: ovviamente l’application server, poi JBoss Cache, jBpm (Java business process management) e JBoss Portal, quest’ultimo non ancora disponibile in versione definitiva. Nella lista figura anche il software Hibernate per il mapping relazionale-a oggetti.
Come comun denominatore, lo stack offre il microkernel JBus, deputato a supportare le comunicazioni tra differenti protocolli, la gestione e l’hosting dei servizi. Jems apporterà anche un enterprise service bus, atteso per la fine del prossimo anno, costituito dalla piattaforma di integrazione della società.