La quinta release candidate del core dovrebbe essere quella buona. Arriva il supporto di InfiniBand.
Linux 2.6.11 è ormai prossimo al traguardo, dopo che la precedente versione del core, la 2.6.10 è stata rilasciata il giorno prima dello scorso Natale.
L’imprimatur è stato dato dallo stesso Linus Torvalds, che ha personalmente tempificato le release candidate dall’inizio di quest’anno (la prima, il 12 di gennaio).
Ora che ha raggiunto la quinta Rc, si può dire che il lavoro sia ultimato e che l’industria può prepararsi ad adottare il nuovo core.
Anche perché le funzionalità sono attraenti.
A cominciare dal tanto atteso e annunciato supporto dell’architettura di interconnessione InfiniBand, ovvero della tecnologia switched fabric per i dispositivi di reti ad alta performance, come quelli che animano i supercomputer.
E al di là del palcoscenico rappresentato dai supercomputer, la release 2.6.11 del core di Linux porterà aggiornamenti per le architetture x86 estese a 64 bit, Ia64, PowerPc, Arm e Mipc, così come per Acpi, Dri (Direct rendering infrastructure, che consente l’accesso diretto al sottosistema grafico per gli utenti di sistemi X Window), per Alsa (Advanced Linux sound architecture, per la gestione delle funzioni Midi e audio), per Scsi e per il file system di journaling ad alte prestazioni Xfs.