Gte Internetworking ha approntato un servizio Vpn (Virtual private network) destinato al mercato europeo. Il braccio Ip di Gte era finora bloccato dalle restrizioni all’export della crittografia imposte dal governo statunitense. La recente apertura deg …
Gte Internetworking ha approntato un servizio Vpn (Virtual private network)
destinato al mercato europeo. Il braccio Ip di Gte era finora bloccato
dalle restrizioni all’export della crittografia imposte dal governo
statunitense. La recente apertura degli Stati Uniti ha permesso alla
società nordamericana di ottenere un permesso per l’esportazione della
tecnologia di sicurezza impiegata per le Vpn e, quindi, del servizio stesso.
La licenza accordata a Gte é, sembra, la più grande finora concessa nel
settore e consente alla casa di Cambridge, in Massachusetts, di vendere Vpn
con encryption Triple Des a 230 paesi al di fuori degli Usa.
Una caratteristica interessante del sistema proposto dalla società
statunitense è rappresentata dalle capacità di gestione offerte. Queste,
come ha spiegato Robert McKinney, direttore dei Vpn and Internet security
services di Gte, sono basate sulla tecnologia di monitoraggio della rete
Inverse Network Technologies, sviluppata da Visual Networks. Tale
tecnologia permette la misurazione del numero di utenti remoti sulla Vpn,
l’ammontare del traffico e i tempi di latenza sui diversi collegamenti.
Tra l’altro, Gte ha sottomesso all’Ietf una proposta per standardizzare la
gestione dell’IpSec attraverso la tecnologia Inverse e in questo è stata
appoggiata da due fornitori di soluzioni per le Vpn: Newbridge e Nortel
Networks. L’Ietf dovrebbe pubblicare un Rfc all’inizio del prossimo anno.