Il produttore ha lanciato la gamma di server Primequest, basata sul chip a 64 bit di Intel, fatta da due modelli a 16 e 32 vie.
Itanium 2 ha trovato un nuovo sostegno con l’annuncio da parte di Fujitsu Siemens Computers di una nuova gamma di server Primequest basata sula piattaforma a 64 bit di Intel, che va ad affiancare l’offerta server del produttore su Sparc64 V (Primepower) e su architetture intel x86 (Primergy).
I nuovi sistemi, siglati Primequest 480 e 440, sono indirizzati in particolare ad applicazioni mission critical in ambienti Linux e Windows che poggiano su grandi database e ad ambiti Oltp (Online transaction Processing), puntando sulle carattetistiche di alta disponibilità e di business continutity.
Oltre ai chip Itanium 2 a 1,5 o 1,6 GHz (fino a 16 nel caso del modello 440 e fino a 32 per il 480), infatti, le macchine sfuttano la capacità di definire fino a 8 partizioni hardware separate (4 per il modello 440), in grado di funzionare ciascuna come server indipendente.
Altro punto di forza dei nuovi Powerquest è dato dal chipset, realizzato in casa Fujistu, che supporta da un lato la tecnologia System Mirror per la protezione della memoria e dall’altro l’architettura Fio (Flexible I/O), che consente di assengare dinamicamente le risorse I/O a differenti partizioni, cautelando da eventuali cadute di sistema e consentendo ridurre i downtime legati alla manutenzione.
I nuovi Primequest supportano Red Hat Enteprise Linux 4, Novell SuSe Linux Enterprise Server 9, Windows Server 2003 Datacenter ed Enterprise Edition per sistemi Itanium.