La società di Maurizio Liverani da "one man company" si era trasformata in una società con un azionariato che, oltre al fondatore, comprende anche la famiglia Podini, ma soprattutto Sobo (fino a ieri il principale azionista) con …
La società di Maurizio Liverani da "one man company"
si era trasformata in una società con un azionariato che, oltre al fondatore,
comprende anche la famiglia Podini, ma soprattutto Sobo (fino a ieri il principale
azionista) con il quale Liverani intendeva sviluppare una serie di progetti.
«Stiamo parlando di telefonia, soluzioni, noleggio» spiegava
l’amministratore ancor prima della vendita di AlgolProducts.
Nel 2004, però, i risultati di Algol non sono stati positivi e sono il
frutto di una rifocalizzazione dell’attività commerciale nel segmento
delle soluzioni a valore aggiunto che vede la concentrazione del business su
linee di nicchia a più alta marginalità (Security e VoIp). Prima
evidente conseguenza della strategia adottata è stata una forte contrazione
del fatturato, cui è seguito un altrettanto evidente beneficio in termini
di margine lordo la cui incidenza sul fatturato passa dall’8,6% del quarto trimestre
2003 al 10,8% del trimestre in esame. Il riassetto prevede anche una riorganizzazione
dell’organico, che porterà miglioramenti in termini di riduzione dei
costi operativi pienamente visibili nel primo trimestre 2005. Il risultato del
2004 è stato di 139,3 milioni di euro, contro i 186 milioni di euro al
31 dicembre 2003, valore quest’ultimo che tiene conto del fatturato di Telcom
ceduta da Algol nel corso del secondo trimestre 2003.
L’Ebitda dell’anno è stato di -1,9 milioni di euro rispetto al dato positivo
di fine 2003 che era di 2,1 milioni di euro. Nei dodici mesi invece l’Ebit è
stato negativo per 4,7 milioni rispetto a un risultato a fine 2003 negativo
per 497mila euro. Al 31 dicembre 2004 la posizione finanziaria netta era negativa
per 18,6 milioni di euro rispetto ai 22,2 milioni di euro del 31 dicembre 2003.