Data Protection Manager apre a Redmond le porte del backup e recovery.
Microsoft ha rilasciato la beta pubblica di Data Protection Manager, un’applicazione per integrare le operazioni di backup e recovery su disco nelle proprie piattaforme server.
Dpm esegue una ricerca proattiva tramite le Active directory, individuando i cambiamenti occorsi nei server ed esegue snapshot per avere copie aggiornate dei dati.
Dopodiché un utente può navigare il server Dpm, proprio come se fosse un file server, per andare al recupero di un file specifico o per avere una configurazione del sistema in un particolare momento.
Il Dpm di Microsoft può lavorare anche su una Wan, consentendo di eseguire un backup di un server da un ufficio remoto verso uno centrale, e, di fatto, puntando a eliminare la presenza delle librerie a nastri negli uffici remoti.
Per il system management, è prevista l’integrazione di Dpm con Microsoft Operations Manager 2005.