Tra Wi-Fi e Wi-Max c’è di mezzo il buon senso

Il rilancio sul Wi-Max, mentre ancora non ci sono risposte sul Wi-Fi, lascia perplessi i provider. E non solo loro.

Assoprovider ci riprova.
E visto che il ministro delle Comunicazioni è
cambiato prova a scrivere al nuovo arrivato Mario Landolfi un’altra lettera
aperta sperando che abbia miglior fortuna rispetto a quella scritta poche
settimane fa a Maurizio Gasparri, il quale non l’aveva degnata di una risposta.

La richiesta è sempre la stessa: dare il via libera al regolamento per il
Wi-fi outoor dando finalmente soluzione alla questione dell’ultimo miglio.

Soltanto che dalla lettera a Gasparri a oggi lo scenario è parzialmente
cambiato.
Landolfi, compagno di partito di Gasparri, nella sua prima uscita
da ministro ha annunciato che ieri (mercoledì) avrebbe dato il via libera alla
sperimentazione per il WiMax.
Una bella fuga in avanti.
Tutti
aspettavano che desse l’ok per il regolamento che secondo Gasparri è pronto da
tempo (e allora perché non vararlo?) e lui rilancia passando al WiMax.
Ma
come, si chiedono i provider.
Il Wi-fi è una tecnologia ormai sviluppata,
gran parte dei notebook che escono sul mercato sono pronti per il collegamento
wireless e improvvisamente si dedica tanta attenzione al WiMax che di strada da
fare ne ha ancora un bel po’.
Qui non si tratta di destra o sinistra ma
solamente di buon senso. Perché proprio questo governo che si diceva a favore
delle imprese non dà il via libera a una normativa che permetterebbe al mercato
di espandersi?
Era o non era Internet una delle tre I sulle quali Silvio
Berlusconi aveva costruito la sua campagna elettorale?
Eppure siamo ancora
qui ad aspettare con il dubbio che dietro le quinte qualcuno ostacoli l’arrivo
della nuova regolamentazione o che accordi non proprio confessabili ne ritardino
ancora l’uscita.
Il sospetto è lecito.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome