I distretti industriali delle metallerie

Basso Cusio: Regno delle valvole e delle rubinetterie L’ambito territoriale del Cusio-Valsesia riguarda le province di Verbania, di Varese, di Vercelli e l’area novarese. Nei comuni individuati quale area a maggiore specializzazione produttiva nel camp …

Basso Cusio: Regno delle valvole e delle rubinetterie

L’ambito territoriale del Cusio-Valsesia riguarda le province di Verbania, di Varese, di Vercelli e l’area novarese. Nei comuni individuati quale area a maggiore specializzazione produttiva nel campo rubinetteria e valvolame, risiedono circa 15.000 aziende di cui 7.500 attive nel distretto, a dimostrazione dell’importante ruolo economico e del dinamismo imprenditoriale presente. L’area del basso Cusio è caratterizzata da uno specifico comparto del settore metalmeccanico: la rubinetteria, che si divide in due grandi gruppi: la rubinetteria di erogazione (definita "cromata") e la rubinetteria di intercettazione o regolazione ("gialla"). La prima è posta al capo estremo della tubazione, mentre la seconda tra le condutture per regolare o interrompere il corso del fluido. La produzione del novarese interessa entrambi i tipi e rappresenta un terzo della produzione nazionale.

Caratteristica peculiare di questa area è la presenza di una consistente atomizzazione del tessuto industriale in numerose piccole aziende anche a carattere artigianale. In pratica, accanto a poche imprese di dimensioni medio-grandi, si è creato un indotto capillare di piccole imprese, molte a conduzione familiare, che svolgono per conto di terzi una o più fasi del ciclo produttivo. Rilevanti sono gli sbocchi commerciali, specialmente per il comparto valvolame (Medio Oriente).


Lecchese: La via dei metalli

Il distretto comprende 28 comuni della provincia di Lecco, 7 comuni di Como, 4 di Milano e uno di Bergamo. Nel distretto operano circa 14.400 imprese, con 74.451 addetti. Nel settore di specializzazione sono attive 1.627 unità locali, con 21.340 addetti. Il settore è articolato in due filiere: la produzione di metalli e loro leghe, caratterizzata da 166 unità con 4.017 addetti, e la fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo (macchine escluse), con 1.461 unità locali e 17.000 addetti.

La struttura portante del sistema economico lecchese, caratterizzato da una sorta di "monocultura" del ferro, è andatasi consolidando nei secoli e sviluppatasi con particolare intensità a partire dal XIX secolo. Oggi è costituita da un tessuto industriale e artigianale molto articolato, di cui fa parte un alto numero di imprese, per lo più a dimensione contenuta, specializzate nel settore meccanico, elettromeccanico e meccanotessile, con prevalenza della componentistica rispetto al prodotto finito.

Le imprese metalmeccaniche si distribuiscono nel comparto metallurgico, nella fabbricazione di prodotti per il metallo e nella fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici. Le imprese metallurgiche del distretto lavorano per lo più in attività di trafilatura e nella produzione di ferro, acciaio, ferroleghe, alluminio e semilavorati.

La fabbricazione e la lavorazione di prodotti in metallo è concentrata in attività produttive che vanno dalla fucinatura e trattamento del metallo alla fabbricazione di strutture metalliche e di altri prodotti, quali utensileria, serrature, viti e bulloni. Rilevante è anche il comparto dei lavori di meccanica generale.


Valle dell’Arno: Dai metalli alle leghe

Il distretto, a dispetto del nome, non è toscano, ma si estende sul territorio di 11 comuni della provincia di Varese. Nel distretto sono insediate 361 unità produttive con 3.770 addetti. Specializzate nella produzione di metalli e leghe, in particolare ferro e acciaio, troviamo 16 imprese locali con circa 200 addetti. Ma sono presenti 345 unità con 3.570 addetti che lavorano nella fabbricazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti.


Valli bresciane: Metalli leggeri e alta produzione

Il distretto è localizzato in provincia di Brescia, comprende 49 comuni, con 3.291 imprese locali e 33.524 addetti. Il settore è articolato nella produzione di metalli e loro leghe (metalli leggeri non ferrosi) e nella fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo, escluse macchine e impianti. Il distretto si distingue per la considerevole presenza di imprese artigiane. Accanto alla fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo, è significativa la presenza di imprese produttrici di macchinari, di apparecchi meccanici e prodotti metallurgici. Nell’ambito della metallurgia, in particolare, è rilevante l’attività di fusione dei metalli, seguita dalla produzione di ferro, acciaio e ferroleghe.

La fabbricazione di prodotti metallici è concentrata nella produzione di serrature e cerniere, utensileria, articoli di coltelleria e posateria, mentre altrettanti lavorano in tipologie di produzione molto diversificate.


Conegliano (Tv): l’Inox Valley

L’area che da Conegliano si estende fino a Vittorio Veneto è caratterizzata da un insieme di presenze produttive di forte rilievo, tra le quali emergono le attività inserite nei comparti elettrodomestici. L’importanza per l’economia locale di queste produzioni e le peculiarità del loro sviluppo ha comportato lo sviluppo di un forte indotto per le componenti in metallo. L’intera filiera produttiva trevigiana degli elettrodomestici conta attorno alle mille aziende e circa 10mila occupati. Il polo produttivo Zanussi rappresenta tuttora l’insediamento più consistente del settore. I prodotti dello stabilimento di Susegana – lavatrici e lavastoviglie – servono mercati del tutto separati da quelli delle altre aziende locali e contribuiscono alla crescita del distretto prevalentemente per la quota di lavorazioni specialistiche legate alla subfornitura locale.


Alto Vicentino: A supporto del metalmeccanico

L’area della metalmeccanica leggera dell’Alto Vicentino interessa una trentina di comuni e conta complessivamente più di 10mila addetti distribuiti in più di 500 imprese locali, di cui più di 300 sono imprese artigiane. Quest’area presenta ulteriori specializzazioni territoriali: nella zona di Breganze quella delle macchine per l’agricoltura, nella zona di Malo le macchine utensili, nella zona di Thiene le macchine per la chimica, l’alimentare e la lavorazione del legno, infine nella zona di Schio le macchine per il tessile-abbigliamento.


Belgioioso: Sulle ali della meccanica

Il piccolo distretto di Belgioioso (Pv) comprende circa 6.100 addetti occupati in meno di 1.700 aziende. Di queste, quasi tre quarti hanno 1 o 2 addetti, mentre solo 39 hanno un’ampiezza superiore ai 20 addetti. Significativa è la presenza dell’artigianato, che rappresenta quasi la metà delle attività, quelle manifatturiere sono concentrate nelle industrie alimentari e metalmeccaniche, specializzate sia nella fabbricazione e lavorazione di prodotti in metallo, sia per nella produzione di macchine e apparecchi meccanici.

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