Vedere l’azienda in tre dimensioni per valutare ogni aspetto

Legare business, relative attività e tecnologia per analizzare processi e applicazioni è il paradigma su cui Unisys ha costruito la propria metodologia 3D Visible Enterprise, che mette in relazione gli effetti alle cause per conoscere in anticipo le ricadute di azioni ancora da compiere.

Per ogni azione che si compie è possibile individuarne la sua conseguenza e rintracciare le cause che l’hanno generata. Da questo principio, che si può applicare anche alle realtà industriali, Unisys ha elaborato la metodologia 3D Visible Enterprise che, nel concetto di tridimensionalità, esprime l’attenzione per ogni aspetto dell’azienda abbinata alla considerazione delle interazioni esistenti tra le vision del business, le relative attività e i sistemi It destinati a supportarle.


Osservare le conseguenze delle decisioni prese su ogni livello organizzativo, godere di una panoramica completa degli interventi e conoscere le ricadute economiche derivanti dagli investimenti futuri sui sistemi informativi permettono una più precisa pianificazione. L’obiettivo di ridurre costi e sprechi, migliorando i cicli di produttività, trova il proprio braccio operativo nella mappatura dei processi.


In particolare, 3D Visible Enterprise agisce attraverso il sistema 3D Blueprinting, che realizza una mappa digitale onnicomprensiva sia dell’assetto generale dell’azienda, sia di una parte sola della produzione. Partendo da un’analisi dello stato dell’arte del processo in esame, si realizza una soluzione su misura che mira alla riduzione delle dispersioni in termini di tempo e risorse economiche. 3D Blueprinting, coordinando in uno schema digitale le esigenze emerse dai vari livelli, mostra le connessioni tra l’organizzazione finanziaria e tecnologica. La tracciabilità così ottenuta permette la simulazione delle relazioni di causa-effetto delle mosse future.


In totale, i livelli presi in considerazione dalla 3D Visible Enterprise sono quattro: strategico, processi e organizzazione, applicativo e tecnologico. "In questo contesto – esordisce Sabatino Beretta, partner dell’area Commercial -, abbiamo creato dei modelli di riferimento strutturati e collegabili tra loro".


In supporto, Unisys ha utilizzato la già collaudata Strategic Investigation Analysis, che prevede come primo step l’analisi del settore in cui agisce il cliente in funzione di cinque fattori che influenzano il mercato: environment economico, analisi customer/channel, regolamentazioni legali, concorrenza, tecnologia.


"Lo scopo – spiega il manager – è capire la coerenza tra comunicazione e obiettivi e tra questi e risorse, anche It, messe a disposizione della struttura".


L’analisi degli obiettivi


"In base a come un’azienda si muove sul mercato, siamo in grado di trarre delle conclusioni su quelli che sono i suoi obiettivi – riprende Beretta – e creare un portafoglio delle iniziative che devono essere compiute per rispondere ai suoi fini".


L’integrazione della Strategic Investigation Analisys e della 3Dve con i suoi modelli di riferimento (la prima per analizzare, la seconda per gestire la situazione del cliente) permette a Unisys di adattare l’impresa ai cambiamenti e accrescerne il rendimento.


"Una volta costruite le mappe mentali – approfondisce ulteriormente Beretta -, collochiamo all’interno del livello strategico, cioè il primo della 3Dve, gli obiettivi del cliente come business goal che vengono comparati con un albero del valore, dando un quadro dei progetti che si dovrebbero mettere in pratica per ottenere i risultati prefissati".


Si procede, poi, con il secondo livello (l’analisi dei processi), valutando gli applicativi che il cliente già utilizza o che sta per installare, collegando poi la parte tecnologica. In questo modo si crea un link tra mercato, obiettivi e infrastrutture, mettendo in risalto l’impatto delle scelte It sul business, non solo in termini di costo o di benefici tecnologici ma anche di influenza su elementi di scelta del valore.


A livello pratico, nella fase di analisi Unisys prevede solamente due workshop per confrontarsi coi clienti, normalmente di dimensioni medio/grandi.

Aspetti integrati


Un tale modello permette di realizzare un’integrazione piena tra l’enabling dell’It e le iniziative di miglioramento. "Senza esagerare, si può parlare di rivoluzione culturale – continua Beretta -, perché non è prassi comune adottare una balanced scorecard per valutare la tecnologia. Quello che noi richiediamo, attraverso dei template di misurazione del risultato, è di definire uno Sla dell’aspettativa dell’utente rispetto al progetto It realizzato ed effettuare una valutazione sul risultato che si ottiene".


La metodologia può essere utizzata sia per standard di mercato sia per applicativi ad hoc. Quindi, nel momento in cui si definiscono i primi due livelli (strategico e dei processi) è possibile creare rapidamente delle applicazioni, definendo i componenti delle solution map.

Focus sui mercati


"Storicamente – dice ancora Beretta – Unisys si è sempre occupata dei livelli più legati alla parte tecnologica e di sviluppo. Ora, invece, stiamo guardando alle soluzioni e agli aspetti di business". In particolare su alcuni mercati, tra cui quello dei financial service, quello industriale e della distribuzione, la Pubblica amministrazione e i media.


"Abbiamo costituito una struttura dedicata alla consulenza che vuole offrire al mercato servizi e competenze tecnologiche – conclude il manager -. Intendiamo concentrarci sulla 3D Visible Enterprise in tutti i quattro settori, dai quali stiamo ricevendo feed back interessanti".

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