Come una banca, oggi, investe in It

La Cassa Lombarda è pronta ad aggiornare il proprio sistema informativo, ma solo in ottica customer centric e non per seguire le mode.

È il contrasto tra tradizione e innovazione che colpisce entrando negli austeri saloni della sede della Cassa Lombarda. Contrasto tra i sistemi di sorveglianza a circuito chiuso e le pregiate stampe della vecchia Milano appese alle pareti. Tra il servizio di banking online e la scelta di una carta speciale per i blocchi degli appunti. Il bilanciamento tra i valori del passato e la necessità di modernità traspare da ogni dichiarazione di Vittorio Gelosa, responsabile dei servizi tecnologici di Cassa Lombarda, con esperienza di lungo corso sulla piattaforma As/400 di Ibm: "Bisogna offrire servizi standard, come l’online banking, che offrono tutti, ma per cui è molto importante il senso della misura. Secondo noi l’informatica deve servire esclusivamente a facilitare il rapporto con il cliente e niente di più".

Un percorso classico


La storia informatica della Cassa Lombarda inizia nel 1985, con la costituzione di un Centro elaborazione dati interno basato su As/400, per arrivare al 1997, anno in cui si passa dalla gestione autonoma delle macchine, a una struttura di rete. "In quell’anno – puntualizza Gelosa – già il 95% del personale possedeva un terminale". Nello stesso periodo è stata presa in considerazione l’eventualità outsourcing. "Attualmente Cedacri ci eroga alcuni servizi su rete in fibra ottica dedicata – specifica il manager -. Ogni sede dispone di almeno un server di back up ed è in diretta comunicazione con l’outsourcer". Sempre nel 1997, è stato operato il passaggio a una piattaforma standard client/server, optando per Windows Nt, "anche se ora siamo in una fase di migrazione verso Windows 2000 – puntualizza Gelosa – che, tra l’altro, comporta una certa cautela". Un percorso classico, insomma, fatto di una serie di tappe ben ponderate, sempre nell’ottica di innovare senza strafare.


Consolidata e standardizzata l’infrastruttura, è il momento di lavorare di cesello su alcuni aspetti finora poco considerati. "Nella nostra infrastruttura – dice ancora Gelosa – i dati che circolano sono di diversa tipologia. Alcuni hanno la caratteristica di dover essere "semplicemente" protetti, per altri deve essere garantito il flusso in tempo reale. Si pensi, per esempio, agli aggiornamenti degli indici di Borsa e dell’andamento del mercato azionario. Inoltre, dobbiamo puntare all’alta affidabilità dei servizi, infatti lo stesso servizio è sempre ridondante. Con queste condizioni, diventa necessario monitorare l’attività di rete per intervenire immediatamente nel caso di eventuali blocchi". La scelta, affidata al system integrator Disc, è ricaduta sulle soluzioni di Computer Associates. Si è optato per le soluzioni Unicenter di network management e di system management per la gestione di 30 server Windows e a corredo è stato installato anche BrightStor Enterprise Backup per la gestione della copia dei dati su una ventina di server distribuiti in tutte le sedi.

Un fornitore di fiducia


Disc collabora con Cassa Lombarda da 20 anni, dai tempi dell’As/400. Gli 85 tecnici, su un totale di 110 dipendenti sono, infatti, esperti di quella che è storicamente la piattaforma più diffusa in ambito bancario. Dallo zoccolo duro degli As/400, però, Disc ha saputo ampliarsi ai mainframe zSeries e ai sistemi di rete basati su piattaforme Wintel. "Le esigenze di Cassa Lombarda – spiega Gianluca Celauro, responsabile area sistemi di Disc – richiedevano una soluzione di back up e di network management in grado di monitorare la rete in tempo reale stando attenti anche al costo dell’investimento e alla facilità di implementazione e di utilizzo. Dopo un’indagine approfondita sull’offerta del mercato, la nostra scelta è ricaduta sui prodotti di Computer Associates".


Il progetto è stato sviluppato in sei mesi, di cui una minima parte di effettiva implementazione.

E ora cosa manca?


Forse la sicurezza. "Ci siamo occupati della sicurezza dei dati già dal 1996 – afferma Gelosa -, ora lavoriamo solo al consolidamento. Per quanto riguarda lo storage, la gran parte dei dati viene gestita dal nostro outsourcer, Cedacri, ma non abbiamo ancora studiato a fondo un progetto di Information lifecycle management". Insomma, con calma e ponderando pregi e difetti, con un’occhiata alla spesa, potrebbe arrivare il momento di investire ancora.

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