Il Grid perno dello storage Hp

La società ha rinnovato la gamma midrange, con soluzioni che vanno nella direzione della più ampia condivisione delle risorse, in ottica di “griglia”. L’idea è di ottimizzarle, contenendo i costi.

Hp ha deciso di ampliare l’offerta di soluzioni indirizzate alle medie imprese. L’idea è di riuscire a contrastare le offerte di fascia analoga di Emc e Network Appliance. Ecco, quindi, che nelle scorse settimane le tecnologie vendute sotto l’ombrello StorageWorks si sono arricchite di nuovi componenti, tutti ispirati al grid come filosofia chiave per la condivisione delle risorse. Con Enterprise File Services (Efs) Clustered Gateway, Hp entra nel mercato Nas di fascia alta. Basata sul protocollo di condivisione dei file Nfs (Network file system), utilizzata dai server Unix, la soluzione in singolo cluster supporta fino a 16 nodi, 512 file system Linux e garantisce una capacità approssimativa di 8,2 petabyte di storage. La configurazione iniziale, che corrisponde a due nodi, è venduta al prezzo di circa 49.300 euro, inclusi i servizi di installazione. Ciascun componente addizionale del cluster, per contro, è acquistabile al prezzo di circa 20.000 euro.


È, invece, dedicato alle aziende geograficamente distribuite Efs Wan Accelerator, che migliora l’utilizzo dello storage negli uffici periferici. In pratica, l’appliance ottimizza tutte le applicazioni che girano su Tcp all’interno delle connessioni Wide area network. Permette, infatti, di centralizzare le infrastrutture It degli uffici remoti, eliminando la necessità di avere strutture replicate e reti ad hoc anche nelle sedi distaccate.

Risorse unificate


La novità più interessante, tuttavia, è lo StorageWorks 6000 Virtual Library System, un emulatore di librerie a nastro che riduce i tempi di backup e recupero. Permette, infatti, di automatizzare tutte le funzionalità di configurazione e manutenzione delle risorse che risiedono sulle tape library, mettendole in condivisione. Il restore avviene, quindi, in tutta facilità, in quanto i dati rimangono sul disco, eliminando tutte le lentezze tipiche della gestione dei nastri. Fornisce una performance aggregata di circa 450 Mb al secondo. I componenti del sistema sono ridondati, basati sulla tecnologia StorageWorks Modular Smart Array 20 Enclosure proprietaria. La stessa che permette agli utenti di sostituire o aggiungere i drive "a caldo", oltre che di attivare la compressione della capacità effettiva, fino a raddoppiarla. Vls è disponibile in due configurazioni, una con capacità da 2,5 a 5 Tb e la dotazione di due porte Fibre Channel da 2 Gb, che parte da un prezzo di poco inferiore ai 9.500 euro; l’altra con capacità variabile tra i 5 e i 10 Tb, con la dotazione di 4 porte Fc da 2 Gb, che parte da circa 38.300 euro. La soluzione rappresenta la traduzione in pratica dei principi propri dell’architettura "a griglia", che permette di condividere, ottimizzandole, le risorse di memorizzazione. "Il grid per noi – sostiene Neal Clapper, vice presidente Emea della linea Hp StorageWorks – significa permettere ai nostri clienti di avere accesso a componenti modulari, basati su standard, in grado di scalare facilmente. Già a partire dal prossimo anno, questa filosofia sarà portata anche sugli array, per garantire che tutto lo storage possa essere gestito come un unico bacino di risorse, senza distinzione rispetto al supporto sul quale risiede".


La conservazione dei dati


A complemento di un’infrastruttura storage che offre soluzioni di continuità delle attività aziendali, sono state introdotte anche le Fast Recovery Solutions, per il "recupero" dei database Exchange attraverso la creazione di copie di volumi secondarie. Parallelamente al rilascio di nuovi prodotti, Hp ha anche presentato alcuni servizi aggiuntivi, che vanno a integrare l’offerta Ilm Service. Si tratta di funzionalità di analisi delle necessità di storage; definizione delle policy necessarie per gestire gli ambienti di memorizzazione alla stregua di servizi, il tutto abbinato a un nuovo modello di valutazione del Roi. La società si propone di coprire tutto il ciclo dello storage, dalla "cattura" dei dati fino alla loro condivisione, in tutta efficienza, all’interno dell’azienda. "Vantiamo diverse partnership, siglate con Sap, Oracle e Microsoft per l’acquisizione dei contenuti – afferma Clapper -. Queste si affiancano ad alcune soluzioni ad hoc, battezzate Hp AutoStore, che abbiamo sviluppato con la collaborazione della nostra divisione Imaging & Printing. Con l’aiuto della stessa struttura, poi, sono state create anche alcune tecnologie, le Hp Delivery, per il richiamo e la distribuzione dei dati immagazzinati". La società offre anche una soluzione, recentemente ampliata, per il trattamento dei dati inalterabili (i cosiddetti contenuti "fissi"), che devono essere obbligatoriamente conservati in azienda per far fronte ai requisiti imposti dalle normative in vigore. Si tratta di Riss, uno strumento per il richiamo delle e-mail da Exchange e Domino, al quale Hp ha avuto accesso in virtù dell’acquisizione di Persist Technologies, avvenuta alcuni mesi fa.

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