Mezzo miliardo di dollari per tenere vivo Alpha

Compaq ha chiesto e ottenuto aiuto dal partner storico Samsung allo scopo di tentare di trovare nuovi mercati per il proprio processore, ereditato da Digital. La joint venture Alpha Processor Inc. pilota l’iniziativa.

Alpha, almeno per ora, resta un elemento strategico della politica
enterprise di Compaq. In questo senso, va interpretata la mossa di
investire, assieme al partner storico Samsung, 500 milioni di dollari per
trovare all’architettura ereditata da Digital nuovi spazi di mercato,
prevalentemente nella fascia bassa di prodotti hardware. L’operazione sarà
,
in sostanza, guidata da Alpha Processor Inc. (Api), joint venture della
quale la casa coreana possiede l’87% del capitale, anche se le quote di
investimento vedono Compaq maggiormente impegnata, con 300 milioni di
dollari (in parte spartiti con Api). E questa è solo una somma iniziale,
poiché la lettera d’intesa siglata dalle tre parti prevede un ulteriore
investimento di 1,5 miliardi di dollari nel prossimo decennio. Questo
sforzo aggiuntivo sarà sostenuto da Compaq e Samsung in parti uguali, con
il 40%, mentre Api produrrà il residuo 20%.
Dove si dirigeranno questi cospicui fondi? Per la parte che compete al
costruttore coreano, il bersaglio sono i processi di fabbricazione dei
semiconduttori, che comprendono l’interconnessione in rame, die leggeri, e
tecnologia silicon-on-insulator. Compaq, invece, si occuperà
prevalentemente del marketing e dello sviluppo di nuove aree di interesse,
che vanno da workstation e server low-end, a dispositivi thin client e di
rete. La spesa per il supporto sarà raddoppiata e partirà una nuova
campagna di marketing. I responsabili delle due aziende hanno fatto sapere
di voler colpire anche alcuni settori specifici del mondo Linux, in
particolare le infrastrutture di rete, le elaborazioni ad alte prestazioni
e alcune applicazioni di e-commerce. Infine, è previsto un aumento del
sostegno economico agli Isv e una collaborazione con Amd per integrare
tecnologie, come Lightning Data Transport.
Un po’ curioso appare il fatto che Compaq abbia fatto un annuncio di questo
genere non troppo tempo prima del previsto lancio di Itanium di Intel,
probabile concorrente sulle piattaforme a 64 bit. Il costruttore ha sempre
sostenuto la legittimità del doppio sforzo, con ragioni di mercato e una
differenziazione di fasce d’utilizzo, che potrebbe alla lunga decadere con
il consolidamento dell’architettura Intel.
Ema di investimenti, Compaq ha preso un quota del capitale di HighGround,
specialista nelle San. In tal modo, il prodotto di punta, Storage Resource
Management (Srm), sarà integrato nella console Insight Manager Xe e in
StorageWorks. La soluzione, accessibile via intranet, diffonde informazioni
sulle capacità, il consumo e la disponibilità di un sistema di storage.
IL
prodotto è stato inizialmente sviluppato per Windows Nt, ma oggi è
disponibile anche sotto Aix, Solaris e Linux. L’investimento è stato
valutato in "diversi milioni di dollari".

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