Ibm: ancora allarme phishing

Presentati i dati dell’osservatorio di maggio sulla sicurezza.

E’ ancora allarme phishing per Ibm.
La società che come ogni mese ha
pubblicato il suo Global Business Security Index, un report mensile che
tiene sotto monitoraggio 500.000 sistemi e 2.700 professionisti della sicurezza,
sostiene che ancora nel mese di maggio si è registrato un incremento di
oltre il 200% negli attacchi classificabili come phishing.
Un segnale in
controtendenza rispetto ai mesi immediatamente precedenti, quando sembrava che
il fenomeno cominciasse a rallentare.
E se nel mese di aprile si erano
contati 7,7 milioni di e-mail correlate a tentativi di phishing, nel mese di
maggio il loro numero sale ben oltre il tetto dei 9 milioni.
E risulta in
netto incremento anche il numero dei worm e dei Trojan che si diffondo sempre
attraverso la posta elettronica.
La recrudescenza, secondo la società,
sarebbe dovuta all’incremento di reti di computer cosiddetti “zombie”, vale a
dire macchine compromesse all’insaputa dei legittimi utenti, che vengono dunque
controllate e utilizzate per l’invio di grandi volumi di messaggi.
Sono reti
difficili da tenere sotto controllo, sostiene Ibm, in quanto utilizzano Irc
per la comunicazione, così che il traffico dei messaggi è difficilmente
distinguibile da quello legittimo.

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