Una buona trimestrale, anche grazie a Veritas. Per il consumer basta rilasci annuali. L’upgrade dei prodotti avverrà con maggiore frequenza.
Nel primo trimestre del nuovo esercizio fiscale, Symantec, che da poche
settimane ha completato l’acquisizione di Veritas, ha registrato un fatturato di
700 milioni di dollari, in crescita del 26% rispetto ai 577 milioni del pari
periodo dell’anno precedente.
Gli utili hanno invece registrato un
incremento del 70%, passando da 117 a 199 milioni di dollari, vale a dire da 16
a 27 centesimi per azione.
Leggermente al di sotto delle attese degli
analisti il fatturato, più alti gli utili, che superano un consensus orientato
ai 25 centesimi per azione.
Nell’annunciare i risultati della trimestrale,
che la società considera positivamente influenzati anche da Veritas, Symantec ha
anche reso noto un futuro cambiamento nella politica di rilascio dei nuovi
prodotti.
In particolare per quanto concerne le linee indirizzate al mercato
consumer, che hanno rappresentato il 51% delle vendite nel trimestre, Symantec
intende staccarsi dal modello fin qui utilizzato (un importante rilascio
annuale), per orientarsi verso rilasci più frequenti, che le consentano di
rispondere in modo adeguato alla crescente competitività sul mercato della
security.
Basta rollout settembrino, dunque: non appena pronti, i prodotti
vengono inviati agli scaffali dei rivenditori, con rinnovi anche più frequenti
di una sola volta l’anno, attraverso programmi di
aggiornamento.
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