Ibm amplia i Netfinity, ma vende le fabbriche italiane

Si amplia la gamma dei server Nt, con il modello 4000R, pensato soprattutto in chiave di riduzione dell’ingombro di spazio. Ceduti, nel frattempo, alla Celestica le unita produttive italiane di Santa Palomba e Vimercate.

Mentre in Italia vengono sostanzialmente abbandonata ogni forma di attivit
à
produttiva, Ibm rinnova la gamma di server Netfinity con il modello 4000R,
che si propone soprattutto di far risparmiare spazio agli utenti, con uno
spessore ridotto a 4,5 centimetri. In questo modo, secondo il costruttore,
sarà possibile piazzare fino a 42 macchine a due vie in un singolo rack
standard. Il server sarà disponibile in marzo e sarà indirizzato
soprattutto verso Internet e application service provider, nonché alle
aziende con problemi di spazio per i prodotti informatici.
Il Netfinity 4000R si presenta con due processori da 500 MHz per unità, pe
r
un totale massimo di capacità da 84 processori per rack. La memoria massim
a
è di 2 Gb per unità e vengono supportati fino a 1,5 Tb di storage. Non s
ono
ancora disponibili i prezzi, mentre già si sa che saranno supportati sia
Windows Nt/2000 che Linux.
Nei prossimi mesi, alcune nuove tecnologie saranno integrate nella gamma di
server. é il caso, ad esempio, di Software Predictive Failure Analysis, ch
e
avvisa gli utenti quando un applicativo sta per cadere, come fin qui è
avvenuto solo per l’hardware. Il prodotto monitora la frammentazione di
memoria e i loose thread, offrendo ai clienti una visualizzazione delle
prestazioni del software, oltre che la previsione del possibile crash.
Nel frattempo, Ibm ha ceduto gli stabilimenti di Santa Palomba e Vimercate
a Celestica. L’accordo (il cui valore complessivo è di 500 milioni di
dollari) prevede anche il trasferimento delle attività ancora in essere
presso i due
stabilimenti. Celestica produrrà così sia sistemi sia microelettronica p
er
Big Blue. In Italia si tratta in sostanza dell’assemblaggio delle
schede(Ecat) e dei server Rs/6000. Ma in questo modo i due poli produttivi
non
verranno smantellati. I circa 1.300 dipendenti italiani Ibm passeranno in
forza a Celestica. Stessa sorte per la factory di Rochester (Minnesota) e
per i 500 dipendenti Usa. L’accordo comprende anche un’intesa strategica
tra le due società secondo il quale Celestica fornirà a Ibm una gamma
completa di servizi, nell’area degli Electronic Manufacturing Services,
quali realizzazione di prototipi, avvio di nuove produzioni, produzione e
test di schede circuitali, produzione e spedizione ai clienti di alcuni
tipi di sistema.

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