Attorno alla beta di Windows Server 2003 Compute Cluster Edition gira il concetto di data grid.
Anche Microsoft si dirige sul grid, ovvero sulla rete di risorse disperse. Ma, contrariamente a quanto fanno altre grandi realtà dell’It, più che orientarsi ai grid computazionali, ovvero alle stutture di condivisione e ottimizzazione di risorse di calcolo, si avvia verso i data grid.
Cosa sia un grid di dati, meglio lasciarlo spiegare a un paio di esempi.
Prendiamo una struttura ospedaliera in cui si gestiscono, fra le altre cose le informazioni radiografiche tramite un sistema di gestione delle immagini. Un data grid, qui, consente di visionare i dati del paziente dai più svariati siti, interni o esterni all’ospedale.
Ancora, prendiamo una società che eroga servizi finanziari e ha la necessità di fare calcoli previsionali. Lo può fare se ha a disposizione più basi dati, ma senza perciò trasportarle sempre nel punto in cui queste devono servire, ovvero, deve poter accederle remotamente.
Sono due banali esempi di come i data grid siano basati sulle informazioni, sulla loro destinazione d’uso e su come le persone vi possono accedere.
Trattasi, insomma, di federazione, aggregazione e fruizione condivisa di dati. Una cosa che a Microsoft interessa e che fa capo a una particolare versione “cluster” del proprio sistema operativo, presentata in beta ai prorpi sviluppatori, durante la recente Professional Developer Conference, Windows Server 2003 Compute Cluster Edition, e rimessa sotto i riflettori durante il recente GridWorld di Boston.
Si tratta di una versione per sistemi con processori a 64 bit, che include un job scheduler e che ai più sembra essere una risposta diretta a ciò che già fa Linux.
I commenti che vengono dagli storici attori del mercato grid, come Platform Computing (società che fornisce software abilitante la schedulazione dei job fra più computer), dicono proprio che Microsoft sta dando l’idea di interessarsi seriamente alla tematica, anche per non lasciare in mano ai sistemi Linux il mercato dell’High performance computing.
Per farlo, Redmond ha assoldato, da qualche mese, un responsabile proveniente dall’ente inglese e-Science research initiative, Tony Het, affidandogli la responsabilità delle attività di technical computing.
In più, a novembre Bill Gates interverrà alla Supercomputing Conference, patrocinando la causa del suo sistema operativo.
Pur orientandosi ai data grid, Microsoft, infatti, non può trascurare il comparto prettamente scientifico, che assegna a questa modalità di effettuare i calcoli buona parte delle proprie fortune future. Basti ricordare come le elaborazioni inerenti la proteomica (studio della conformazione delle proteine) poggino proprio su strutture grid.
Su tutto, poi, va tenuto presente che la materia grid è sottoposta, come spesso avviene in questi casi, a un lungo tentativo di standardizzazione, che chiama in causa alleanze opensource (come la Globus Alliance), enti e comunità dei vendor di tecnologia.