Data per spacciata meno di due anni fa, Apple Computer continua a sorprendere Wall Street con andamenti che superano le pur rosee aspettative degli analisti. Nel suo primo trimestre fiscale del 2000, Cupertino mette a segno un guadagno netto di 1 dolla …
Data per spacciata meno di due anni fa, Apple Computer continua a
sorprendere Wall Street con andamenti che superano le pur rosee aspettative
degli analisti. Nel suo primo trimestre fiscale del 2000, Cupertino mette a
segno un guadagno netto di 1 dollaro per azione, contro una media di 90
centesimi calcolata in queste settimane. I guadagni netti sono di 178
milioni di dollari (183 non considerando le entrate e gli oneri
straordinari) a fronte di un fatturato di 2,34 miliardi, vale a dire il 37%
in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’unico motivo di
rincrescimento riguarda una piccola contrazione dei margini operativi,
passati dal 28,2 al 25,9 nel confronto tra i due primi trimestri.
Non c’è niente da dire, la cura Jobs si è rivelata quasi miracolosa. E
all’ultimo Macworld di San Francisco non è mancata la sorpresa: Jobs è
salito sul palco e ha cancellato la lettera "i" minuscola che precedeva,
facendo il verso alla linea degli iMac, la sigla Ceo. Insomma: il furbo
Steve ha accettato di fare il capo a tempo pieno, togliendosi dalla strana
situazione di amministratore delegato "a interim". Il consiglio di
amministrazione lo ha subito premiato: Jobs gode adesso di una opzione per
l’acquisto di 10 milioni di azioni Apple, la cui capitalizzazione di
mercato è passata, sotto la sua guida part-time da 2 a 16 miliardi di
dollari. In questo momento, per un analista su due il titolo Apple rientra
nella categoria del "buy" o addirittura dello "strong buy", a dimostrazione
di un ottimismo diffuso.
Quanto alla linea dei prodotti, le cose sono andate sicuramente meglio
rispetto all’ultimo quarto del ’99, quando Apple aveva fatto registrare un
andamento inferiore al previsto proprio per colpa di un listino ancora
incompleto e dei problemi di backlog. Nel primo trimestre, con la matrice
dei prodotti (portatili e desktop business e consumer) finalmente riempita
e una capacità produttiva in forma migliore, i Macintosh sono, come si
dice, "volati dagli scaffali". Apple dichiara un venduto di 1,37 milioni di
pezzi, tra cui 700mila iMac e 235.000 iBook. Sempre a Macworld, Jobs ha
inoltre annunciato l’arrivo, non imminente, di Mac Os X ("Ten"): la nuova
edizione del sistema operativo dovrebbe essere pronta per la
preinstallazione nelle macchine da qui a un anno.