Motorola lascia e Umax resta l’unico clonatore Mac autorizzato

Dopo l’acquisizione di Power Computing, Apple ha completato il ridisegno dell’attività autorizzata di "clonazione" dei propri computer Macintosh, lasciando alla sola Umax la possibilità di costruirli, anche con la più rec …

Dopo l’acquisizione di Power Computing, Apple ha completato il ridisegno
dell’attività autorizzata di "clonazione" dei propri computer Macintosh,
lasciando alla sola Umax la possibilità di costruirli, anche con la più
recente versione del sistema operativo MacOs.
Le resistenze opposte dalla casa di Cupertino hanno convinto Motorola a
non commercializzare il già pianificato StarMax 6000, l’unico computer
non-Apple basato sulle specifiche Chrp (Common Hardware Reference
Platform). Secondo gli osservatori, la macchina progettata da Motorola
sarebbe risultata più performante rispetto all’omologo modello Apple.
Evidentemente, però, l’impossibilità di ottenere i necessari avalli da
parte di Steve Jobs e soci ha pesato sulla decisione di ritirarsi da questo
mercato. Non è dato sapere, per il momento, se il raffreddamento nei
rapporti fra le due aziende possa avere o meno ripercussioni sugli sviluppi
del processore PowerPc, costruito in partnership assieme a Ibm.
Per altro verso, il costruttore taiwanese Umax ha ottenuto da Apple la
licenza d’uso del MacOs 8 per le proprie macchine compatibili Macintosh,
rimanendo così, di fatto, l’unico attore a poter ufficialmente vendere una
serie completa di cloni sul mercato. La decisione era nell’aria, poiché
Umax vende su mercati e con formule molto diverse da Apple, risultando più
complementare che concorrenziale per le attività pianificate a Cupertino.

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