Si vedranno a breve i primi risultati concreti dell’acquisizione di Sequent, che Ibm ha portato a termine verso la fine dello scorso anno. La società sta per presentare, infatti, una serie di tecnologie, tutte già esistenti, che saranno i …
Si vedranno a breve i primi risultati concreti dell’acquisizione di
Sequent, che Ibm ha portato a termine verso la fine dello scorso anno. La
società sta per presentare, infatti, una serie di tecnologie, tutte già
esistenti, che saranno in grado di trarre vantaggio dalle potenzialità
offerte dall’architettura Numa (Non Uniform Mamory Allocation). In
particolare, è previsto il porting di Db2 sui server NumaQ, un bundle San
che lega i sistemi ai disk array Ess (Enterprise Storage Server) e una
console Web-based per gestire applicazioni multiple che girano sui server
Numa. Proprio quest’architettura era stata il motivo principale
dell’acquisizione, in quanto ritenuta in grado di offrire la scalabilità
del multiprocessing simmetrico ma con una migliore infrastruttura I/O.
Db2 per Numa sarà posizionato come piattaforma per il data warehousing e
saranno rilasciati anche un developer kit, un client runtime e software che
fornisce l’accesso diretto alle altre versioni per Os/390, Vm e Os/400. é
previsto il porting di altre soluzioni, come il middleware MqSeries,
Net.Data e Tivoli Storage Manager.
I server Sequent NumaQ e Numa Center sono basati su processori Intel e,
dunque, costuituiscono un’alternativa a sistemi come gli Rs/6000, che la
stessa Ibm propone e che sono ad architettura Risc/Unix. Ibm non tuttavia
l’intenzione di abbandonare gli sviluppi su quest’ultimo fronte, tant’è ch
e
in maggio è previsto il rilascio di una nuova macchina, dal nome in codice
di Condor, cui farà seguito la versione high-end S8 Condor. Un altro serve
r
enterprise, dal nome di Nighthawk, è previsto per il terzo trimestre d
quest’anno e sarà basato sui processori Power3 a 450 MHz. Infine, è
prevista l’estensione a questa gamma (e anche agli As/400) della tecnologia
di conduzione in rame.