Situazione critica per la società, che intacca gli asset. Se la ristrutturazione non dovesse dare gli effetti sperati, per Sgi si prospetta anche la dichiarazione di bancarotta.
Definire cruciale il 2006 per Silicon Graphics per una volta non è un
eufemismo.
Il management della società nei giorni scorsi è stato molto
chiaro: o il piano di ristrutturazione va a buon fine, oppure per la società si
prospettano due evntualità, nessuna delle quali piacevole: la cessione, oppure
la bancarotta.
Tutto questo suffragato da dati poco confutabili
presentati la scorsa settimana presso la Securities and Exchange
Commission.
A giugno dello scorso anno, Sgi valutava i propri asset in 452.1
milioni di dollari.
A dicembre la cifra si era già ridotta a 397.3
milioni, con una riduzione dunque del 12%.
Se il piano già implementato non
dovesse dare i suoi frutti (attraverso licenziamenti, razionalizzazione delle
strutture, riduzione dei costi e delle spese correnti), il rischio è quello
della mancanza di liquidità.