E-commerce, il pianeta ha bisogno di tempo

Nel corso dei prossimi dieci anni è previsto il rapido aumento del volume di transazioni del commercio elettronico, ma questa crescita riguarderà soprattutto gli Stati Uniti, l’Europa e le regioni asiatiche sul Pacifico sostiene uno studi …

Nel corso dei prossimi dieci anni è previsto il rapido aumento del volume
di transazioni del commercio elettronico, ma questa crescita riguarderà
soprattutto gli Stati Uniti, l’Europa e le regioni asiatiche sul Pacifico
sostiene uno studio appena pubblicato dalla Computer Economics. In questi
tre territori nel 2000 verrà effettuato il 94% di tutte le transazioni
previste su scala mondiale. Il volume totale sarà quest’anno di 2.900
miliardi di dollari, per arrivare a 9.500 miliardi nel 2003. Per allora, la
quota attribuibile ad acquirenti americani, europei ed estremo-orientali si
sarà abbassata, ma solo fino al 93% del totale. Ci vorranno almeno altri
dieci anni perché il commercio elettronico si diffonda su scala
autenticamente globale, a causa dei deficit infrastrutturali che continuano
a colpire soprattutto l’America latina, l’Africa e il blocco continentale
asiatico. Computer Economics prevede che nel segmento delle transazioni
business-to-business la situazione sarà leggermente più aperta. Per quan
to
concerne i rapporti con i cyberconsumatori, lo squilibrio è pressoché
insormontabile. Nel 2003 il business-to-consumer interesserà al 99,9% solo
le aree più ricche e questo dovrebbe influire anche sulle strategie di
marketing dei venditori.

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