Vola il fatturato di E-Motion che pensa alla Borsa

Entro il 2010 il distributore torinese, specializzato nel settore dell’elettronica in movimento, e nel quale ha recentemente fatto il suo ingresso il fondo chiuso di diritto italiano gestito dalla Synergo, potrebbe quotarsi in Borsa

Quello di registrare importanti crescite di fatturato è un vizio che proprio non riusciamo a perdere“. La battuta è di Filippo Bellotti, presidente di E-Motion, distributore torinese il cui fatturato, fra il 2004 e il 2005, è passato da 30,8 a 74,3 milioni di euro, registrando una crescita del 147%.

Un risultato, quest’ultimo, che ha posto le basi per l’ingresso della società, focalizzata nel comparto dell’elettronica in movimento, nel Fondo chiuso di diritto italiano fondato da Gianfilippo Cuneo e gestito dalla Synergo, che ha rilevato le quote detenute dal precedente fondo d’investimento e iniettato nuovi capitali all’interno di E-Motion. E aperto le porte (almeno nelle intenzioni) alla quotazione in Borsa, da qui ai prossimi cinque anni, della società. “Ma solo se nel 2010 saranno stati perseguiti tutti gli obiettivi che ci siamo prefissi – precisa Bellotti -. Come il tetto di 128 milioni di euro di fatturato fissato per questo 2006, con un primo trimestre chiuso già sopra del 37%“.

Ma gli obiettivi annunciati non sono solo di fatturato. “Abbiamo in mente – spiega il numero uno dell’azienda – un piano di crescita importante che perseguiremo inserendo nuovi brand e nuove attività fuori dal mercato italiano di cui, però, è ancora presto per parlarne“.

E se nel listino del distributore le soluzioni TomTom continuano a essere il driver del fatturato, anche l’accordo con Apple sta facendo la sua, mentre i-mate (come del resto Palm) è cresciuto attestandosi alla terza posizione. “E promette di fare molto bene nel futuro”.

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