Cosa succede quando un server a sei processori viene lanciato nello stesso mercato in cui i concorrenti vendono macchine con quattro processori? Una domanda la cui risposta interessa molto a Hewlett-Packard, l’azienda che ha recentemente introdotto sul …
Cosa succede quando un server a sei processori viene lanciato nello stesso
mercato in cui i concorrenti vendono macchine con quattro processori? Una
domanda la cui risposta interessa molto a Hewlett-Packard, l’azienda che ha
recentemente introdotto sul mercato due nuovi server ad alte prestazioni
indirizzati ad aziende e service provider, che si posizionano nella stessa
fascia di prezzo dei prodotti a quattro processori di Sun, Compaq e degli
altri competitor principali.
I server in questione sono due: l’Lh 6000 e l’Lt 6000r, e differiscono
soltanto nella struttura, che per l’Lt 6000r è studiata per l’installazion
e
in rack.
Potente è l’architettura, che supporta processori Intel Pentium III Xeon e
fino a 8 gigabyte di memoria Sdram a 133 MHz. Ma di tutto rispetto è anche
la dotazione di questi server, che ospitano otto slot I/O a 64 bit e fino a
12 drive Ultra2 Scsi. "Troppo spesso le aziende sono obbligate ad
acquistare server con un percorso di crescita limitato, che finiscono per
trasformarsi in un "tappo" nei confronti dello sviluppo del business",
ha dichiarato Roberto Uboldi, responsabile della nuova linea di prodotti.
"Noi invece abbiamo introdotto un prodotto innovativo che consente alle
Internet company e alle aziende di prevedere sviluppi futuri senza dover
sostituire necessariamente l’hardware".
Dichiarazioni che trovano conferma nei prezzi. Con un solo processore, l’Lh
6000 costa infatti poco meno di venti milioni di lire, che diventano circa
60 milioni nel caso della configurazione massima, con sei processori Xeon.
Quanto alle prestazioni, Hp sostiene che i nuovi modelli superano
notevolmente i concorrenti a 4 processori di Compaq e Sun (con distacchi
fra il 30 e il 60 per cento), mantenendosi comunque nella stessa fascia di
prezzo.
"I nostri competitor sono molto indietro su questa fascia di mercato, e
se avessimo creato una nuova fascia di mercato avremmo finito per
confondere i nostri clienti", ha concluso Uboldi. "Così abbiamo
deciso di sfruttare il nostro vantaggio competitivo e posizionarci nella
stessa fascia dei nostri concorrenti che offrono soluzioni a 4 vie".