Sun Microsystems ha deciso di abbandonare il progetto di affidare a un’associazione di categoria internazionale lo sforzo di standardizzazione del linguaggio Java. E l’organismo ha reagito seccamente, affermando che il comportamento di Sun ha provocato …
Sun Microsystems ha deciso di abbandonare il progetto di affidare a
un’associazione di categoria internazionale lo sforzo di standardizzazione
del linguaggio Java. E l’organismo ha reagito seccamente, affermando che il
comportamento di Sun ha provocato "un’enorme perdita di tempo e denaro per
gli esperti e le loro aziende". Nel frattempo, Sun ha incontrato i
rappresentati di alcuni dei suoi maggiori licenziatari, tra cui Ibm, Oracle
e Bea Systems, per discutere la formazione di un nuovo gruppo super partes,
al quale affidare la responsabilità di decidere i cambiamenti e le nuove
tecnologie per la piattaforma Java. In una lettera indirizzata a fine
febbraio al presidente dell’Ecma, Malcolm Bermange, il vicepresident di Sun
per lo sviluppo collegiale del linguaggio Java, George Paolini, ha
comunicato la decisione di non mettere nelle mani dell’associazione europea
il nuovo Java 2, Standard Edition. Il gruppo Ecma, impegnato nella
definizione di standard relativi ai sistemi informativi e di
telecomunicazione, aveva cercato di convincere Sun a sottoporre nuovamente
all’attenzione dei suoi esperti la piattaforma J2Se, dopo che Sun lo scorso
ottobre aveva ritirato una prima volte le specifiche. Paolini aveva
affermato che il livello di attività del cosiddetto Java Community Process
si era spinto a un punto tale che per Sun è ormai preferibile proseguire
con l’evoluzione delle specifiche con l’aiuto della comunità dei suoi svil
uppatori. Il segretario generale dell’Ecma, Jan van den Beld si detto
"deluso pe
r il comportamento di Sun e le sue posizioni proprietarie". In precedenza
l’Ecma aveva cercato di convincere l’Iso, l’Organizzazione internazionale
degli standard a entrare a entrare a far parte del processo di
standardizzazione di Java, incontrando un rifiuto dopo che Sun si era
dichiarata contraria a rinunciare a un ruolo di controllo di questo
processo. "Il nostro obiettivo con il Java Community Process è quello di
rendere l’iter il più aperto e collegiale possibile", ha sottolineato un
portavoce Sun.