Oracle sbaraglia gli analisti finanziari

Avevano previsto un divindento di 13 centesimi per azione. In realtà i dat i finanziari resi noti da Oracle parlano di un terzo trimestre 2000 chiuso a 2,4 miliardi di dollari di fatturato con un utile di 498 milioni. Vale a dire 17 centesimi di …

Avevano previsto un divindento di 13 centesimi per azione. In realtà i dat
i
finanziari resi noti da Oracle parlano di un terzo trimestre 2000 chiuso a
2,4 miliardi di dollari di fatturato con un utile di 498 milioni. Vale a
dire 17 centesimi di dividendo. Nonostante questo, le previsioni avevano
fatto perdere quasi due dollari al titolo Oracle in Borsa. Il giro di
affari conseguito nel trimestre appena concluso corrisponde a una crescita
del 18% per l’azienda leader nel mercato dei database; in confronto, il
terzo trimestre ’99 aveva fruttato 2,1 miliardi. Nel comunicato ufficiale
Larry Ellison ha affermato che "i database e le applicazioni di e-business
di Oracle sono diventati lo standard del software per Internet. Il 93%
delle "dot com companies" utilizza Oracle". In questo ultimo quarto le
vendite dei database è aumentata del 32%, facendo entrare nelle casse di
Ellison un totale di 778 milioni di dollari. Il software applicativo vale
invece 199 milioni (più 35%). In particolare le applicazioni di customer
relationship management sono in pieno boom, con una crescita del 179%. Le
entrate legate alle attività in campo consulenziale, formativo e di
assistenza tecnica hanno infine raggiunto gli 1,4 miliardi di dollari. E le
prospettive sono molto buone, soprattutto dal punto di vista della
razionalizzazione interna. Oracle ha fatto sapere che quest’anno intende
risparmiare 1 miliardo di dollari sui costi complessivi, con l’obiettivo di
incrementare di almeno il 10% i propri margini.

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