Continuano i pareri dei rivenditori che hanno partecipato al Salotto tecnologico, suggerimenti su cui riflettere anche a livello di organizzazione aziendale.
«La nostra realtà (parla Alessandro Chiappini, amministratore delegato di Tc Sistema Servizi – ndr) funziona da piccola telecom, nel senso che siamo in grado di fornire servizi di Standing Internet Point e, soprattutto per le Università, forniamo Totem distribuiti in linea con le attuali norme antiterrorismo. E in tal senso mi sento di dire che la personalizzazione delle Utm, soprattutto lato driver, potrebbe essere uno strumento in più per i rivenditori. Un’altra esperienza che porto è come Noc (Networking operation center), con oltre 3mila nodi di rete monitorati 24 ore su 24 che, però, sono firewall, non Utm.
E non vedo grosse richieste da parte dei clienti per trasformarli. Cosa che, comunque, non farebbero mai senza prima consultarci. In più, e questo va sottolineato, non esiste alcun prodotto Utm con dietro una struttura per operare un eventuale ripristino in tutta Italia entro le tre ore. E difficilmente si avrà uno sviluppo esponenziale se non si guarderà a questo tipo di esigenze.
Chi vuol proporre e vendere sicurezza, ma ha un altro core, farebbe prima a comprarsi la società che
gli interessa. E poi superiamo l’idea che tutti quelli che fanno informatica possono accedere a nuovi mercati senza operare degli investimenti in prima persona».