La compagnia americana per la telefonia satellitare Iridium, è sul punto d i attuare uno dei più spettacolari ritiri, pianificando di bruciare letteralmente miliardi di dollari nello smantellamento della propria rete di satelliti per le t …
La compagnia americana per la telefonia satellitare Iridium, è sul punto d
i
attuare uno dei più spettacolari ritiri, pianificando di bruciare
letteralmente miliardi di dollari nello smantellamento della propria rete
di satelliti per le telecomunicazioni. La società, che opera attualmente i
n
regime fallimentare ha dichiarato, infatti, che provvederà a far uscire
dalla propria orbita i 66 satelliti che costituiscono la prima rete
satellitare mondiale a bassa orbita per i servizi telefonici wireless.
L’unico evento che potrebbe scongiurare la messa in atto del piano di
Iridium è rappresentato dall’arrivo, all’ultimo minuto, di un compratore
attendibile. In caso contrario, la rete satellitare che varie stime hanno
valutato tra i 5 e i 7 miliardi di dollari, andrà in fumo, così come i
satelliti che la compongono. Un possibile acquirente era stato individuato
nel Dipartimento della Difesa americano, il quale si è comunque chiamato
fuori dalla vicenda lo scorso mercoledì. La corte fallimentare ha quindi
imposto una deadline nella ricerca di un compratore, alla scadenza della
quale dichiarerà il blocco delle operazioni. Certamente le prospettive di
recuperare un compratore non sono delle più rosee e gli analisti conferman
o
le ipotesi più pessimistiche dichiarando che le limitate capacità della
rete satellitare Iridium difficilmente risulteranno appetibili agli
operatori del settore. Una frase lapidaria che rende immediatamente la
tragicità della situazione è quella di John Logsdon, direttore del Space
Policy Institute alla George Washington University di Washington, D.C.:
" Iridium possiede il prodotto sbagliato, per il mercato sbagliato e nel
momento sbagliato". Detto questo probabilmente non ci rimane che
metterci alla finestra e aspettare la prossima nottata di stelle cadenti.