WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca
Che la scienza dei motori di ricerca sia una
scienza non esatta e in continuo divenire è risaputo. E “cambiamento
continuo” è il concetto che meglio riassume l’opera del Search engine
optimization.
Dalla nascita dei motori di ricerca ad oggi, infatti, sono
cambiate molto le metodologie di lavoro per rendere visibili i siti web nei
motori di ricerca. I fattori che hanno determinato il cambiamento delle linee
guida sono molteplici, alcuni dei quali:
·
cambiamento delle politiche di ranking dei motori
(Google su tutti)
·
maturazione del mercato in termini di esigenze e
obiettivi attesi dal Search marketing
·
aumento del valore percepito del
“posizionamento naturale” da parte di tutti gli attori (clienti e
operatori)
· spostamento del “core” delle
Sem agency dal “posizionamento”
al “business online”
·
maturazione del ruolo del
Seo nel contesto di web
marketing
·
maggiori competenze dei professionisti.
Quello che la maggior parte delle agenzie Seo
facevano anni fa oggi non viene nemmeno più tenuto in considerazione (domini
esterni, doorpage, cloaking, tecniche borderline…) se non per particolari e
esigenze del cliente che concorda con il Seo particolari metodologie di
lavoro.
Inoltre, l’attuale necessità di monetizzare la visibilità
nei motori di ricerca tramite servizi a pagamento come AdWords ha portato i
motori ad essere più aggressivi nei confronti di chi cerca di utilizzare delle
linee guida non consigliate dai motori di ricerca con pratiche che tendono a
cannibalizzare i loro click a pagamento.
Tali linee guida sono
anche il frutto della stessa evoluzione dei motori di ricerca e dei loro
software e algoritmi, che permettono oggi di ottenere ranking più congrui e
maggiori abilità nel “leggere i contenuti” nel continuo crescere
smisurato dei siti web in rete:
“Google privilegia lo sviluppo di soluzioni
scalabili e automatizzate dei problemi, cercando quindi di ridurre la lotta
manuale contro lo spamming. (..)”
Affidarsi a Seo che rispettino le linee guida
sopra citate per ottenere un posizionamento stabile dei siti web in Google e
negli altri motori è oggi fondamentale. Rispettare le linee guida significa però
capire anche le logiche che le hanno generate e la politica che viene applicata
dalle search company.
Il vero obiettivo da perseguire è la massima e
corretta visibilità nei motori di ricerca senza incorrere in ban del sito o una
sua penalizzazione.
Google ad esempio penalizza siti che rispondono a
tutte le sue linee guida per ragioni che non esplica e che solo pochi esperti
Seo conoscono. Mi viene in mente a tal proposito la citazione in un noto Seo
inglese “non sei un bravo Seo se Google non ti ha bannato almeno un
sito”, il che significa che si impara molto anche e soprattutto dalle
esperienze negative.
E’ per tale ragione che mi sembra opportuno
ricordare le recenti linee guida che Google espone sia per i webmaster che per
la scelta dell’agenzia Seo, da interpretare con un atteggiamento critico per non diventare dei “caproni”
che non sanno riflettere e interpretare i fatti (ricordiamoci che i motori di
ricerca sono delle company quotate in borsa e non dei benefattori), il che
significa che la loro interpretazione richiede comunque anche competenza,
accortezza, logica e intelligenza.
Ottimizzare i siti: linee
guida di Google
I consigli di Google ai webmaster per rendere i loro siti
ben visibili nei motori di ricerca sono pienamente condivisibili. Alcune mie
note in merito sono:
·
sitemap: posso ottenere lo stesso risultato senza utilizzare il tool di
Google ma altri tools o soluzioni
“manuali”. Perchè non fornire dati a Google? Forse perché ne fa un uso
diverso da quello che noi ne pensiamo
e che non ci è mai stato esplicitamente detto…
· ottimizzazione Cms e siti
dinamici: gli strumenti e le tecniche per rendere le
piattaforme dinamiche ben visibili e
posizionabili nei motori di ricerca Google non le offre, anche perchè sono
materia complessa di tecnici Seo preparati (url rewriting in primis)
· link per il Page Rank: evitare di valorizzare il Page Rank accettando proposte o soluzioni pensate esclusivamente per questo scopo (network-link), alcune delle quali a pagamento (come
questa).
Queste le “norme sulla qualità” proposte:
·
Evita testo o link nascosti.
·
Non utilizzare il cloaking o comandi di
reindirizzamento non ammessi.
·
Non inviare a Google
query automatizzate.
·
Non caricare pagine con
parole non pertinenti.
·
Non creare
più pagine, sottodomini o domini dai
contenuti sostanzialmente duplicati.
·
Non creare pagine
che installino virus, trojan o altro
badware.
·
Evita
le “doorway page” create appositamente per i motori di
ricerca
“Se un sito non rispetta le norme sulla qualità, potrebbe venire
bloccato dall’indice. Se ritieni che il tuo sito non rispetti tali
norme, puoi modificarlo in base ad esse e chiedere un reinserimento“.
Chi approccia i forum di discussione sul
posizionamento nei motori di ricerca noterà che, soprattutto i Seo meno esperti,
spesso fanno nascere discussioni spingendo ingenuamente e oltremodo
l’interpretazione di tali norme e chiedendo il ban di domini che magari
sconfinano da esse per operazioni lecite, ad esempio perché applicano
reindirizzamento o soluzioni di ottimizzazione con testo nascosto agli utenti
per superare i limiti imposti dalle tecnologie dei motori nel
“leggere”, come nel caso di siti in frame o flash.
Tra le
“cose da fare” ricordo e riassumo in breve le più importanti e spesso
sottovalutate:
- Fornisci contenuti di qualità elevata, soprattutto
nella home page. Questa è la
cosa più importante di tutte. (…) Individua e inserisci
nel sito i termini che presumibilmente gli utenti digiteranno per trovare le
tue pagine.
- Assicurati
che altri siti contengano link al tuo sito. I link consentono ai nostri crawler di individuare il tuo sito e offrirgli maggiore
visibilità nelle pagine dei risultati di ricerca. Per restituire
irisultati di ricerca, Google
classificazione della rilevanza della pagina) insieme a
usa PageRank (il nostro sistema di
tecniche di corrispondenza testuale
avanzate che consentono di visualizzare pagine che sono
importanti e pertinenti per ciascuna ricerca. Google conta
il numero di voti ricevuti da una pagina per determinare
il PageRank, interpretando un collegamento dalla pagina A
alla pagina B come un voto espresso dalla pagina A per la
pagina B. I voti espressi dallepagine che sono intrinsecamente “importanti” hanno
un peso maggiore e aumentano l’importanza anche delle altre
pagine.
crei delle copie statiche, non dimenticare di aggiungere le tue pagine
dinamiche al file robots.txt per evitare che Google le consideri duplicati.
I seo da scegliere secondo
Google
Google, nel duplice tentativo di non
“inquinare” il suo ranking (si pensi al fenomeno “spam
engine”) con risultati inopportuni e valorizzare al meglio il suo servizio
a pagamento AdWords, ha pubblicato anche degli utili consigli per capire meglio come valutare un Seo di
valore.
Cerco di rafforzare quanto scritto da Google segnalando alcuni
articoli in proposito:
·
sulle
garanzie
Seo offerte dalle Sem agency
·
sugli
obiettivi
dei motori di ricerca anche in ottica
Spam
·
su
come
scegliere l’agenzia Seo e l’agenzia
Sem
·
·post nel mio blog
Search
Advertising
Il passato dei Seo
E’ stata pratica del passato delle Seo agency
italiane e straniere l’utilizzo di domini autonomi rispetto al dominio del
cliente e l’utilizzo di pagine non visibili agli utenti. Tale pratica è stata
applicata da alcuni per perseguire obiettivi corretti (superare i limiti
tecnologici dei motori aiutandoli a reperire i contenuti del sito da
posizionare; rendere autonoma la Seo agency dalla Web Agency; gestire la
promozione con contratti a canone annuo; etc.), e da altri per motivi non
corretti (esempio posizionare siti senza contenuto su tantissime parole chiave
anche non attinenti).
Nella mia esperienza di consulente Sem mi sono reso
conto che alcune agenzie non hanno informato il cliente della scelta delle
metodologie adottate, anche se comunque perseguivano delle logiche corrette per
quel che riguarda gli obiettivi: la promozione del sito rendendolo raggiungibile
dai motori di ricerca con parole chiave attinenti i contenuti del sito web
promosso. Questa scelta di “non comunicazione preliminare” ha causato dei giusti
attriti tra cliente e fornitore che oggi, in un mercato maturo, con clienti più
preparati, normalmente non accade.
Altra cosa è invece il comportamento
di agenzie che per scelta hanno deciso di utilizzare alcune di tali metodologie
poco ortodosse senza informare correttamente il cliente sulle loro modalità di
lavoro e i rischi connessi: o peggio ancora l’aver abusato senza motivo di tali
metodologie per posizionare siti web su parole non attinenti (come il recente
caso Bmw); o ancora il non
avere offerto adeguate garanzie
contrattuali. Chi si è comportato (o
si comporta tuttora) in tale modo, seppur non infrangendo nessuna legge, è da
considerarsi riprovevole per una
condotta oggi non più accettabile che mette ad alto
rischio la permanenza dei listing dei motori i siti web dei
clienti.
Chi utilizza tali
metodologie con l’ottica di ingannare palesemente i motori di ricerca mettendo a
rischio la visibilità dei siti senza rendere esplicito e quindi complice il
cliente di tale attività, non è un Seo che opera correttamente.