WMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca
Posizionamento al primo posto in Google
Fate attenzione ai Seo che affermano di garantire posizioni di rilievo o di vantare un “rapporto speciale” con Google o che garantiscono una “segnalazione prioritaria” su Google. Non è prevista alcuna segnalazione prioritaria su Google: è infatti possibile segnalare un sito direttamente a Google solo tramite la pagina
Aggiunta di un Url o utilizzando il programma Google_Sitemaps (Beta). Potete farlo da soli a costo zero.
Questo dice Google nel
suo sito agli utenti. Quello che si può fare per ottenere i migliori piazzamenti in Google è “fare le cose per bene”, nel sito e fuori dal sito. Il vero valore delle agenzie Seo professioniste è: saper intervenire per dare al sito il miglior “valore” ottenibile in un’ottica di visibilità duratura (o almeno fintantoché Google e i motori di ricerca funzioneranno con le logiche attuali).
Data la dinamicità con cui nel tempo i motori variano le loro logiche, non vi è possibilità di garantire posizionamenti specifici nei singoli motori tantomeno in Google. Ma è statisticamente accettabile garantire su un determinato numero di motori un numero minimo di posizionamenti.
Se qualcuno garantisce posizionamenti ai primi posti in Google, a meno che non venda AdWords, fa una di “scommessa” con il cliente basata sul suo grado di prevedere dei risultati a seguito di interventi specialistici di ottimizzazione Seo. Una scommessa che l’agenzia può perdere, naturalmente, e che per tale motivo deve essere contrattualizzata tutelando il cliente da tutti i rischi che corre o non vuole correre; soprattutto se si sceglie di utilizzare tecniche “borderline”, occorre che il cliente delle agenzie Seo sia conscio dei rischi.
E sulla lettura del contratto invito le aziende a soffermarsi. Seguite i consigli di Google!
E’
“solo”
l’esperienza e l’affidabilità dell’agenzia scelta a produrre i risultati migliori. Prevedere i risultati del lavoro da svolgere permette più concretamente di non garantire cose ingarantibili ma di costruire contratti con obiettivi minimi di risultato.
Ma bisogna tenere ben tener conto del Page Rank.
Cos’è il Page Rank lo dice Google:
Basato sullo specifico carattere “democratico” del Web, PageRank sfrutta la vastissima rete di collegamenti associati alle singole pagine per determinarne il valore. In pratica, Google interpreta un collegamento dalla pagina A alla pagina B come un “voto” espresso dalla prima in merito alla seconda.
Tuttavia, non si limita a calcolare il numero di voti, o collegamenti, assegnati a una pagina. Oltre a effettuare questo calcolo, Google prende in esame la pagina che ha assegnato il voto. I voti espressi da pagine “importanti” hanno più rilevanza e quindi contribuiscono a rendere “importanti” anche le pagine collegate.
PageRank assegna ai siti Web importanti e di alta qualità un “voto” più elevato di cui Google tiene conto ogni volta che esegue una ricerca. È evidente che oltre ad essere importanti, le pagine devono corrispondere ai termini ricercati. Quindi, Google integra PageRank con sofisticate procedure di ricerca testo per trovare le pagine che sono rilevanti e rispondono ai criteri di ricerca indicati. Google non si limita solo ad esaminare il numero di volte in cui una parola specifica è presente nella pagina, ma esamina tutti gli aspetti del contenuto della pagina (e dei contenuti delle pagine correlate ad essa) per stabilire se risponde o meno ai criteri di ricerca indicati.
Il Page Rank si basa su molti fattori.
I fattori interni al sito, espressi in diverse guide come la
guida sul posizionamento; i fattori esterni che dipendono essenzialmente dai link nella rete.
Il peso dei link è molto importante per condizionare i risultati dei ranking di Google e degli altri motori. Ogni link quindi ha un valore, un valore che può essere comprato (esempio Upi) e che anzi, soprattutto per quei siti che non sono molto citati dagli altri in rete, è diventato una parte del budget che va stanziato nelle attività Seo.
Tutto questo a scapito della logica di un motore (Google) che vorrebbe ai primi posti i siti che acquisiscono link perchè vengono citati naturalmente da altri siti.
Il mercato dei link oggi è un mercato dai volumi d’affari considerevoli. Chi ha siti a alto PageRank chiede centinaia di euro al mese per un lin; vengono attivate campagne di pubblicità su portali solo per avere il link con poco interesse per le impression; esistono marketplace di compra-vendita di link che passano PageRank.
Molte aziende oggi hanno fatto dell’acquisto di link il loro unico o principale fattore di merito che gli permette di svettare “al TOP” in Google.
Ma attenzione! Le regole di oggi valgono fino al prossimo aggiornamento dell’algoritmo di Page Rank che, come è sempre accaduto in passato, riserverà grosse sorprese (= penalizzazioni) per chi considera la scorciatoia l’unico sistema di merito, in quanto l’abilità del noto motore di saper leggere la “bontà” dei link è in continua e sorprendente evoluzione.
Per ora però, come nel mondo reale, la legge dei soldi ha ancora il suo peso, a patto di spenderli bene con aziende SEO specializzate, magari un pò più delle altre.
Parlo di Google e del suo algoritmo anche nel mio blog