La disponibilità del nuovo 690 apre un nuovo fronte di competizione tra le due aziende. Advanced Micro Devices è seriamente intenzionata a rosicchiare una rilevante parte dello share del concorrente (58% del mercato). E ha già l’appoggio di tutti i maggiori costruttori di mother board
Con l’acquisizione di Ati, Amd non ha solo ampliato il
proprio raggio d’azione al settore della grafica per computer ma ha apertamente
dichiarato guerra a Intel in un segmento dove quest’ultima è leader
incontrastata da tempo, quello dei chipset per pc. Il colosso guidato da Paul
Otellini detiene infatti circa il 58% di share, seguita da nVidia con il 17% e
quindi da Amd/Ati con il 13%. «Però – secondo quanto ha sostenuto
Giuseppe Amato, technical director for sales & marketing Emea di Amd – i
tempi stanno per cambiare. Noi ora abbiamo un prodotto altamente competitivo,
che negli impieghi domestici consente di ottenere prestazioni migliori e a
prezzi più contenuti rispetto a quanto non si possa per esempio avere con il
G965, uno dei chipset mainstream di Intel».
Amato si riferisce al nuovo Amd 690, un dispositivo che integra una Gpu
derivata dal core grafico Ati Radeon X1250 (nella versione “G”) o X1200 (nella
versione “V”), che può usare sino a 512 MB di memoria e che, accoppiato con il
processore Athlon 64 X2, promette di fornire una piattaforma in grado di
soddisfare sia i giocatori occasionali sia chi vuole vedere un film in alta
definizione (la versione “G” supporta l’uscita Hdmi e l’audio 7.1) sia, ancora,
chi deve utilizzare più monitor (ne sono supportati sino a quattro
contemporaneamente).
«Più che sulle caratteristiche del singolo componente – ha precisato
Amato -, vogliamo mettere l’accento sulle prestazioni della piattaforma nel
suo complesso. Ed è su questo fronte che stiamo lavorando». A onor del
vero, sono ormai diversi anni che Amd ha smesso di usare i dati tecnici per
caratterizzare i propri processori, ma solo ora grazie all’integrazione dei
prodotti Ati può disporre di una piattaforma realmente completa, che porterà nel
giro di un paio di anni alla realizzazione di una Cpu con all’interno diversi
core specializzati in funzioni differenti, una delle quali sarà appunto la
grafica.
Per il momento, il primo chipset in grado di far competere Amd con Intel sul
piano desktop è il 690 (fra un paio di mesi seguirà anche una versione per
notebook). E i costruttori di schede madri hanno mostrato di credere nelle
potenzialità del nuovo dispositivo: Asus, Asrock, Biostar, Ecs, Foxconn,
Gigabyte, Msi e Shuttle hanno già pronti diversi modelli di mother board basate
sia sul 690G sia sul 690V. Il prezzo di queste schede madri non dovrebbe andare
oltre gli 80 euro, ma, ha affermato Phil Eisler, senior vice president della
divisione chipset di AMD, «nel giro di breve tempo tale prezzo dovrebbe
scendere in modo sensibile, arrivando a circa 50 euro».
Eisler ha anche sottolineato che «il nuovo 690 è il prodotto ideale per
un utente come quello italiano, e più in generale dell’Europa del Sud, dove è
sempre più frequente l’acquisto di un pc preconfigurato scelto in base al prezzo
e dove si ha sempre meno propensione all’assemblaggio dei componenti, attività
invece piuttosto diffusa nei paesi nord europei».