La guerra inerente la scelta tra le Network Attached Storage (Nas) e le Storage Area Network (San) nel mercato multimiliardario dello storage, sta per avere una svolta con la formazione dell’Open Storage Networking Initiative (Osni). L’Osni, tra i cui …
La guerra inerente la scelta tra le Network Attached Storage (Nas) e
le Storage Area Network (San) nel mercato multimiliardario dello
storage, sta per avere una svolta con la formazione dell’Open Storage
Networking Initiative (Osni). L’Osni, tra i cui membri sono inclusi
Network Appliance, Cisco, Foundry e Veritas, si è costituita per
definire un’architettura aperta e la relativa roadmap per l’accesso e
la disponibilità continua dei dati. L’Open Storage Networking
Initiative svilupperà, difatti, un’architettura per la costruzione di
storage network utilizzando Gigabit Ethernet e Nas al posto di switch
fibre channel e altre tecnologie San. Utilizzando la tecnologia Ip si
potrà interoperare su differenti piattaforme, come Nt e Unix, e
permettere la creazione di una open storage network. Nas e San sono
comunque due mercati separati che affrontano problematiche
differenti: se occorre, ad esempio, maggior spazio su disco, la più
indicata è Nas, ma se occorrono una disponibilità maggiore e maggiori
performance, specialmente nei database, San pare la scelta migliore.
L’architettura Osni permetterà ai server, alle storage appliance,
alle librerie a nastro automatizzate e ai dispositivi di rete
switching di fondersi. Inoltre assicurerà dati accessibili ovunque,
che potranno essere replicati, protetti e presi facilmente on line
nel caso di un disastro. Utilizzando misure appropriate come il
Network Data Management Protocol, l’architettura assicurerà
interoperabilità in ambienti server multi-vendor.