Big Blue punta a mantenere la posizione di leadership del settore attraverso un ecosistema di partnership e completamenti di gamma. Tra le novità, i nuovi BladeCenter HS21, LS21 e LS41 con processori a basso consumo.
Il mercato dei server blade è in forte espansione. Secondo Idc, nel 2005 il segmento ha prodotto, a livello mondiale, revenue per 2 miliardi di dollari (il 4% del fatturato dei server), consegnando mezzo milione di macchine. Per il 2009 la società di analisi preconizza un risultato di almeno 10 miliardi di dollari con un balzo al 16% del totale dei server e consegne oltre i 2,8 milioni di unità.
Player fin dal primo minuto di questo settore, Ibm ha creduto da sempre nelle potenzialità dell’architettura blade, investendo in sviluppi tecnologici che le hanno permesso di raggiungere e mantenere la leadership del segmento da oltre tre anni (fonte Idc).
«Nel terzo trimestre 2006 – ha commentato Ornella Bricchi, System x sales leader di Ibm Italia – abbiamo registrato, a livello worldwide, un marketshare del 42% in revenue, un dato che in Italia, attraverso un costante lavoro sul valore, ha addirittura raggiunto il 61%». Per il 2007, i piani di Big Blue prevedono una crescita ancora una volta superiore al tasso di mercato (nel 2006 i blade di Ibm avevano registrato un incremento nelle vendite pari al 76% contro una media del +50%). «L’intenzione – ha continuato Bricchi – è far contribuire i blade al 20% del fatturato realizzato con i server x86».
A sostenere questo percorso di crescita, ci saranno naturalmente gamme di prodotto sempre più ampie e articolate, ma anche «partnership forti – ha puntualizzato la manager -, come quelle strette in seguito all’adesione alla comunità internazionale blade.org, cui oggi sono associati 100 vendor contro gli otto di 14 mesi fa. Accanto a questa iniziativa, anche la scelta di rendere pubbliche le specifiche di produzione attraverso l’iniziativa Open Specifications ha dato ottimi frutti, estendendo l’ecosistema dei BladeCenter con numerose soluzioni, messe a punto da partner che hanno deciso di investire sulla nostra piattaforma».
Al centro dell’offerta restano, naturalmente, i prodotti, sviluppati da Ibm su un’architettura inalterata dal 2002 a oggi. Gli ultimi rilasci sono rappresentati dai BladeCenter HS21, LS21 e LS41, «tre modelli che non sostituiscono lame già disponibili – ha precisato Alessandro de Bartolo, System x technical sales support manager -, ma che vanno ad aggiungersi all’offerta, strizzando l’occhio al contenimento della spesa energetica attraverso l’uso di processori a basso consumo. In particolare, il primo modello è un blade general purpose che monta processore Intel Lv Quad Core ed è indirizzato alle applicazioni enterprise, di finance service, di file/print, Web ed Exchange serving. Il modello LS21, equipaggiato di processore Amd Opteron Lv Dual Core, è, invece, un blade ad alte prestazioni, pensato per applicazioni di high performance computing, di finance service e Web serving. Il terzo BladeCenter, infine, è una lama dalle prestazioni altamente scalabili con processore Amd Opteron Lv Dual Core e indirizzato ad applicazioni di data warehousing, server consolidation, Citrix ed Erp».