Secondo alcuni analisti, potrebbero esserci delle difficoltà, in Europa, per la soluzione del caso di antitrust che concerne la fusione (pianificata per 115 miliardi di dollari) tra WorldCom e Sprint. Stando alla Commissione Europea, le due azie …
Secondo alcuni analisti, potrebbero esserci delle difficoltà, in
Europa, per la soluzione del caso di antitrust che concerne la
fusione (pianificata per 115 miliardi di dollari) tra WorldCom e
Sprint. Stando alla Commissione Europea, le due aziende hanno tempo
fino all’8 giugno per guadagnare la benedizione degli executive
dell’Unione Europea, rispetto alla propria unione.
La Commissione Europea ha affermato che la questione concerne la
riduzione della competizione nel mercato della connettività Internet
ad alto livello e la condizione dei servizi di telecomunicazioni
globali delle compagnie multinazionali. Il problema maggiore è quanto
si può essere sicuri che un nuovo gruppo non domini il mercato nei
mondi dei backbone (le infrastrutture di base che servono agli utenti
per accedere al Web Internet): WorldCom gioca un ruolo di leader in
questo mercato e Sprint arriva subito al secondo posto.
Così la Commission Europea ha qualche difficoltà a trovare una
soluzione che rappresenti la giusta via di mezzo per tutte e due le
aziende. Nondimeno, qualche modo deve essere trovato per permettere
anche ad altri operatori di accedere alle infrastrutture Internet del
gruppo.