L’acquisizione di Bsc Consulting, un prospettiva europea e la quotazione in Borsa come traguardo: un caso di storage all’italiana che funziona.
La maggioranza societaria del system integrator genovese Bsc Consulting è ora in mano di Terasystem (51%). Con questa prima mossa, lo specialista italiano del data storage inizia a percorrere una strada che, nel giro di pochi anni, dovrebbe portarlo a realizzare un tris di traguardi ambiziosi, quotazione in Borsa in testa.
Parte così un nuovo percorso per Terasystem che va ad aggiungere alla sua offerta di soluzioni avanzate anche i servizi a valore. Di Bsc, infatti (cento dipendenti, in prevalenza di formazione tecnica), sono state le qualità consulenziali ad aver colpito Raffaele Persico, amministratore delegato di Terasystem, principalmente quelle in ambito content management, sicurezza, Sap, Crm e Web development.
L’unione delle due società, che continueranno a operare in modo indipendente ma in sinergia, seguendo un processo di integrazione che parte dall’unione virtuale dei gruppi sales & service, produrrà una nuova impostazione strategica per entrambe.
«Da fine ultimo il data storage diventa un mezzo – spiega Persico – un punto di partenza per arrivare a proporre soluzioni e servizi a 360°».
Anche l’inclinazione all’innovazione accomuna Terasystem e Bsc, per la prima più orientata a soluzioni, prodotti e tecnologie e, per la seconda, a metodi e procedure. Una complementarietà d’offerta che vorrebbe dare al mercato risposte capaci di ridurre la complessità di applicazioni, infrastrutture e processi; un accento “verde”, per aiutare l’ambiente e ridurre i costi; una reazione dinamica dell’It in presenza di mutate condizioni del business aziendale.
«La dimensione fisica e logica che si viene a creare con questa operazione ci garantisce un approccio da vero system integrator – commenta Francesco Michea, direttore generale di Terasystem – con un’offerta completa per soluzioni, esperienze e competenze nonché una diffusa presenza sul territorio».
Si gettano, così, le fondamenta per quella vision europea che Terasystem intende realizzare.
Ed è proprio questo il secondo obiettivo della società romana che nel suo gruppo, oltre a Bsc, annovera anche NetStorage (soluzioni di virtualizzazione) e All Storage (attiva sul canale dei system integrator e dei rivenditori in Italia, Spagna e Portogallo). «Lo sviluppo verso l’estero avverrà tramite partnership locali o multinazionali e con nuove acquisizioni – prosegue Michea – anche perché molti dei nostri clienti hanno sedi oltre confine».
«Dall’estero ci aspettiamo risultati importanti – interviene Persico – e, allo stesso tempo, di ottenere quell’aura di internazionalità che spesso è richiesta dai clienti italiani, per natura esterofili». Visibilità e presenza diffusa dovrebbero anche contribuie a raggiungere il terzo obiettivo: toccare quota 100 milioni di euro di fatturato consolidato entro tre anni.
«La prima sfida sarà l’ingresso in Borsa – specifica Andea Pietrini, direttore finanziario di Terasystem – ora che lo scenario di mercato è cambiato e la nostra organizzazione di gruppo è pronta per un passo del genere». Una strategia che oltre a rendere maggiormente riconoscibile il brand produrrà, nelle intenzioni del management di Terasystem, fondi per effettuare le auspicate acquisizioni. «Almeno due o tre», continua Pietrini.
Ed è proprio sommando crescita esterna e interna che la società punta a raggiungere i 100 milioni di euro entro il 2010. Le previsioni per il 2007, infatti, danno a 60 milioni di euro il fatturato complessivo di gruppo, contando sui 45 di Terasystem, i 10 di Bsc («ma fatti di pura consulenza e sviluppo software», tiene a precisare Persico) e i 5 di All Storage.
E tutto con il beneplacito di Emc, che detiene il 13,6% di Terasystem ma che, per voce di Massimiliano Botta, Cma & Bura regional manager di Emc, non interviene nelle linee strategiche di Terasystem, anzi, considera un valore la sua indipendenza dai vendor. «Scegliamo partner che si muovano nella nostra stessa direzione – indica -. Così è stato per Terasystem e per Bsc (certificata Emc Velocity partner, ndr) il cui accordo è per noi interessante soprattutto per due aspetti su cui si può fin da subito iniziare a collaborare, vale a dire content management e backup di nuova generazione».
Il fatturato di Emc derivante dall’operato dei partner è, difatti, superiore a quello realizzato in forma diretta. «Se si parla, poi – dice ancora Botta – di soluzioni a valore aggiunto, il lavoro con i partner diventa imprescindibile, motivo per cui supporteremo Terasystem nel suo percorso partito con l’acquisizione di Bsc».