Si parla già di Soa 2.0

Eda, Event driven architecture, è un acronimo al quale dovremo presto abituarci. La sigla, sposata anche da Gartner, si riferisce ad applicazioni in grado di rilevare e reagire in tempo reale a eventi di business. L’obiettivo è consentire a un’azienda …

Eda, Event driven architecture, è un acronimo al quale dovremo presto
abituarci. La sigla, sposata anche da Gartner, si riferisce ad applicazioni
in grado di rilevare e reagire in tempo reale a eventi di business. L’obiettivo
è consentire a un’azienda di essere più reattiva. Un buon
esempio è quello di una piattaforma di Rfid in ambito produttivo che,
interagendo con il software di supply chain management, consente a quest’ultimo
di impostare cambiamenti repentini sulla fornitura. «Oracle offre all’interno
del middleware dei tool che consentono di creare applicazioni Eda – ha spiegato
Kurian -. Questo concetto è visto come una evoluzione futura delle Soa,
e da alcuni, come Gartner, è definito Soa 2.0». Per rafforzare
il messaggio la società ha raccolto i componenti Eda (tra i quali proprio
soluzioni preassemblate per l’Rfid) nella Event Driven Architecture Suite
(Oracle Eda Suite) che è, quindi, parte di Fusion Middleware.

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