Il test del Nokia E90

Ottobre 2007 Rappresentante della dinastia Communicator, si potrebbe
considerare un po’ l’ammiraglia del mondo Symbian.
Non manca praticamente nulla: connettività allo stato dell’arte
con GSM quad band, EDGE/UMTS/HSDPA, WiFi b/g e Bluetooth 2.0; GPS integrato;
radio FM (purtroppo senza RDS); una eccellente fotocamera da 3.2 megapixel con
autofocus, flash e tasto di controllo a due posizioni, ampia disponibilità
di memoria e un processore molto potente.

Il sistema operativo è Symbian serie 60 third edition, il che assicura
l’accesso a un’amplissima libreria di moderne applicazioni sviluppate
per i più recenti smartphone Nokia.
Ciò che però caratterizza l’E90 è quello che troviamo
all’interno, aprendo la scocca “a libro”: un eccellente display
4” wide screen da 800×352 pixel a 16 milioni di colori e un’ampia
e comoda tastiera completa retroilluminata. La straordinaria larghezza del display
lo rende perfettamente adatto alla navigazione Web (e di fatto elimina la necessità
di scrolling orizzontale): anche siti complessi vengono rappresentati in modo
del tutto equivalente a quanto avviene su un desktop.
Peccato che il browser, come su altri smartphone, non sia compatibile con la
versione Flash usata dal sito YouTube per i filmati. Beneficia dell’ampio
schermo l’applicazione Mappe, che funziona con il GPS integrato e scarica
la cartografia da Internet anche via WLAN, offrendo anche una eccellente vista
3D.

Lo schermo non è sensibile al tocco ma non se ne sente quasi mai la
necessità grazie all’efficace progetto logico dell’interfaccia
Symbian che risulta sempre pratica da controllare attraverso i comandi. La tastiera
si usa con molta facilità anche “a due pollici”, tenendo
il dispositivo con ambo le mani. Comprende una replica del trackpad e vari tasti
scorciatoia per accedere a web browser, Note, Agenda, Rubrica e così
via.
Sempre all’interno, accanto al display, è presente la fotocamera
secondaria per le videochiamate (possibili quindi solo aprendo il coperchio).
La batteria ha una capacità più che rispettabile, ai massimi livelli
per uno smartphone (1.500 mAh) e fornisce un’autonomia fino a 14 giorni
in standby e 5 ore in conversazione.
Peccato che la connessione USB (con connettore standard) non possa servire anche
per la ricarica: diventa quindi indispensabile portare con sé l’alimentatore.

Pro
– Funzionamento impeccabile, con risposte pronte e interfaccia utente chiara
– Eccezionale qualità costruttiva
– Schermo e tastiera al top

Contro
– Ingombro e peso
– Videochiamata possibile solo aprendo il coperchio
– Ricarica via USB non possibile

Caratteristiche tecniche

• Il test di sette smartphone