Il brand conosciuto per le stampanti, lancia anche in Italia i propri sistemi di telefonia Ip destinati alle Pmi, coinvolgendo il canale
In Italia Oki vuol dire stampanti. È su questo mercato, infatti, che l’azienda giapponese si è fatta un nome. Non altrettanto, però, in casa propria, dove al signor Oki Kibataro è attribuita la realizzazione del primo telefono già nel 1881, e dove ancora oggi la telefonia ha un’importanza rilevante cui è dedicata una delle tre divisioni che, insieme a quella delle stampanti e a quella dei semiconduttori rappresentano il business di Oki.
Ora il vendor ha deciso di far conoscere anche in Italia i propri dispositivi per la telefonia fissa IpStage.
“Sei milioni di abbonati nel mondo che utilizzano sistemi Oki per telefonare, sono una garanzia sull’esperienza che abbiamo in ambito Tlc – esordisce Gianni Giuseppe Grappiolo, amministratore delegato di Oki System Italia -, e ora che disponiamo di prodotti adatti alle esigenze delle Pmi, possiamo presentarci anche sul mercato italiano, dove questo target di utenza ha una forte rilevanza economica”.
In particolare, proprio per le Pmi, Oki ha pensato l’IpStage Sx a 38 porte, un sistema all in one che si installa e si configura tramite chiavetta Usb, la cui manutenzione si fa via Web e che, fra le varie funzionalità di cui dispone, comprende l’ottimizzazione della qualità del suono, la possibilità di registrazione della conversazione e l’invio in automatico di messaggi.
Il software Com@will consente di gestire quattro videoconferenze in contemporanea. L’IpStage Mx e l’Ex completano la famiglia di prodotti con, rispettivamente, 128 e 768 porte, destinati quindi, ad aziende di dimensioni superiori.
Prodotti che il vendor pensa di veicolare attraverso un canale di partner che fornisce direttamente, coinvolgendo una quarantina di terze parti in grado di entrare in mercati verticali. A questi verrà garantito il supporto di help desk per informazioni tecniche e sistemistiche, oltre a un sito apposito www.ipstage.it da cui reperire ulteriori informazioni di tipo tecnico e marketing.
“Sono soprattutto dealer Tlc, con pochi nomi nel comparto informatico – annuncia Nicola Vargiu, responsabile del canale e prodotti della divisione Tlc -. Con questi ultimi abbiamo contatti solamente con chi ha al suo interno una divisione dedicata alle Tlc”.