Le Soa al centro della radical innovation di Sap

Al Sap Tech Ed di Monaco di Baviera, l’azienda tedesca ha presentato le linee di sviluppo dei prossimi anni. In verità non ci sono stati lanci ad affetto, a parte qualche annuncio relativo a un nuovo programma di education training per partner, univers …

Al Sap Tech Ed di Monaco di Baviera, l’azienda tedesca ha presentato le linee di sviluppo dei prossimi anni. In verità non ci sono stati lanci ad affetto, a parte qualche annuncio relativo a un nuovo programma di education training per partner, università e community, all’acquisizione di Yasu Technologies (specializzata nei sistemi di business rule management) e al supporto di Eclipse. Però, nel piano di sviluppo 2008-2013, emerge forte la strategia di sviluppare una piattaforma aperta: non una versione evoluta di NetWeawer, ma una piattaforma interamente Soa.

Ad oggi conditio sine qua non per usare gli applicativi Soa di Sap è farli girare su Sap NetWeaver o utilizzare due piattaforme: NetWeaver per le applicazioni Sap e una alternativa, anche di un altro fornitore, per gestire gli applicativi di workflow. Un gap d’integrazione, su cui la società sta concentrando le politiche di sviluppo della sua offerta. «Il nostro obiettivo è fornire alle aziende di grandi e medie dimensioni gli strumenti per diventare aperte – sottolinea Henning Kagermann, chairman e Ceo di Sap -. Stiamo andando verso quella che definiamo la “radical innovation”, un profondo cambiamento dell’intero modo di concepire la enterprise Soa». Il primo step sarà offrire, nel 2008, gli enhancement package per consentire l’update applicativo solo dello stable core, ossia delle applicazioni della Sap Business Suite funzionali al business, secondo le regole di governance impostate dalle aziende.

Spiega Massimo Pezzini, vice president & distinguished analyst di Gartner: «In questo modo, Sap punta a un’evoluzione incrementale, consentendo ai clienti di non dover migrare verso la nuova versione della piattaforma, con un netto risparmio in tempo e costi. Però Sap, e qui lo spazio temporale è più ampio, si sta muovendo anche in una direzione nuova, quella della radical innovation» di cui non sono stati ancora dichiarati tempi e modi di realizzazione. Ma secondo Pezzini dovranno passare almeno 5 anni.

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