Storage a misura di Pmi

Fujitsu Siemens introduce i nuovi FibreCat Sx88 e Tx08, caratterizzati da funzionalità di fascia alta e semplicità di gestione.

Continua la focalizzazione di Fujitsu Siemens Computers sulle piccole e medie aziende, segmento di mercato cui la società tedesca si rivolge con un’offerta storage ormai vasta e articolata. Le ultime novità ampliano la famiglia FibreCat con il nuovo Sx88 (appartenente a una linea di prodotti pensati per implementazioni in ambienti San) e l’ultimo Tx08 (facente capo all’offerta per l’automazione su nastro), due soluzioni che offrono caratteristiche tipiche dei prodotti di fascia alta, come l’high availability e l’alta velocità, uniti ad aspetti particolarmente cari alle Pmi, come la semplicità di installazione e la facilità di gestione.


«Le soluzioni FibreCat di Fsc – ha spiegato Marcus Schneider, direttore storage marketing di Fujitsu Siemens – sono state sviluppate da zero, tenendo presente le necessità di efficienza e semplicità di questa fascia di utenza. Il loro set up è veloce, mentre un software di gestione con interfaccia Web ne garantisce un controllo immediato».


Scalabile fino a 42 Tb, il nuovo top di gamma FibreCat Sx88 vanta una velocità incrementata del 50% sull’Sx80, un balzo in avanti garantito da controller Raid ottimizzati. Oltre a supportare una connessione fibre-channel a 4 Gigabit al secondo, il sistema offre la possibilità di combinare dischi Sata-II o Sas, oppure optare per una sola tipologia, garantendo, inoltre, un abbattimento dei consumi energetici pari al 20% sui modelli in vendita 4 anni fa.


Soluzione entry-level basata su tecnologia Lto, il nuovo FibreCat Tx08 automatizza, invece, lo storage su nastro, mettendo a disposizione 8 slot per drive Lto-2 o Lto-3 con una capacità complessiva di 6,4 Tb.


Indirizzata al mercato enterprise è, infine, la nuova versione di CentricStor, che con la release 4.0 introduce l’importante possibilità di effettuare il salvataggio dei dati nella cache su disco o, in alternativa, su nastro. «Gli utenti – ha continuato il manager – possono stabilire quali informazioni devono essere mantenute su disco e quali passare su nastro, rendendo il backup estremamente più flessibile». Sul mercato dalla prima metà del 2008, CentricStor 4.0 dispone di una cache di 1 petabyte e triplica i volumi di dati indirizzabili da un solo sistema fino a raggiungere il milione e mezzo.

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