Si tracciano anche le prime indicazioni sui prossimi 12 mesi. Service Pack e Windows Server saranno i driver delle vendite.
Il 2008 sarà un anno decisamente migliore per Microsoft rispetto a quello che stiamo per lasciarci alle spalle. Parola di diversi analisti.
L’imminente rilascio di Windows Server 2008 e del Service Pack 1 per Windows Vista potrebbero dare una spinta alle vendite dei prodotti del colosso di Redmond. Rob Enderle, analista presso Enderle Group ha dichiarato: “al momento abbiamo registrato impressioni molto positive riguardo Windows Server 2008 e sembra che ci sia già una notevole domanda per questo nuovo sistema operativo“.
Inoltre, la disponibilità del Service Pack 1 potrebbe contribuire ad una maggiore affermazione di Vista sul mercato, dopo una reazione iniziale piuttosto fredda. “Il prossimo anno sarà cruciale per Microsoft: l’azienda, grazie anche ad un ridottissimo numero di problemi legali, rispetto al passato, potrà concentrarsi sull’implementazione di concetti derivanti dal mondo opensource, sulla compatibilità con gli standard, sul miglioramento dei prodotti“, ha aggiunto Enderle.
Altri analisti confermano le impressioni su Windows Server 2008 chiedendosi come si comporterà la tecnologia Hyper-V di Microsoft, destinata a segnare il vero ingresso della società nel mercato hypervisor-virtualizzazione.
Si dovrà anche cominciare a parlare in modo più dettagliato di Windows 7. “Gli utenti desiderano sapere se Windows 7 è destinata ad essere semplicemente una nuova versione del sistema operativo Microsoft oppure se risolverà i problemi di Vista, come i requisiti hardware piuttosto pesanti“, ha osservato Michael Cherry che spiega la sua opinione: “Microsoft ha commesso due errori. Non è riuscita a convincere l’utenza sul valore di Vista né a risolvere la confusione sulle molteplici differenti versioni del sistema operativo e sulle varie funzionalità; inoltre, ha sbagliato nel non estendere la garanzia per Xbox, aprendo così il fianco ad azioni legali“.
Positive per l’azienda, invece, vengono ritenute le varie acquisizioni messe a segno nel corso del 2007.
Il contenzioso con l’Unione Europea in materia di antitrust, poi, non avrebbe portato a conseguenze “critiche” per l’azienda.