Il distributore di Empoli rileva la quota di El Corte Ingles e diventa l’unico proprietario del distributore iberico. A listino, per ora, solo Ibm. Domani chissà
Computer Gross già è avvezza alle tradizioni iberiche, essendo presente dal 2001 con Compumedi, una società dedita alla distribuzione It di cui divideva al 50% la proprietà con El Corte Ingles.
Divideva, appunto, e il passato è d’obbligo, perchè ora il distributore di Empoli ha rilevato la quota del socio spagnolo e rimane unico proprietario dell’azienda.
«Compumedi è nata con una forma di associazione di imprese che, al contrario dell’Italia, dove tali unioni sono temporanee e legate a progetti, in Spagna assume valore giuridico, con tanto di nome societario – spiega Paolo Castellacci, presidente di Computer Gross -. La società era, quindi, al 50% ripartita tra i due soci, con un giro d’affari di 65 milioni di euro, tutti derivanti dall’offerta Ibm. Oggi abbiamo rilevato la parte di El Corte Ingles, che rimane comunque nostro cliente per parte dell’offerta Ict che propone nei suoi punti vendita».
Una separazione consensuale, conseguente solo alla volontà di Computer Gross di ampliare le potenzialità di business offerte dalla Spagna: «La nostra esperienza e la nostra focalizzazione nel business della distribuzione – puntualizza Castellacci -, ci porta a crescere in un settore che, invece, El Corte Ingles non considera particolarmente profittevole, e da qui la decisione di cedere la propria partecipazione. In questo modo possiamo considerare Compumedi, a tutti gli effetti, una filiale spagnola di Computer Gross, e considerarla in futuro anche come testa di ponte per eventuali sviluppi in altri Paesi».
Oltre a Ibm, che attualmente assorbe l’intera offerta del distributore, Castellacci fa intendere di volere completare il proprio listino spagnolo anche con altri brand, a cominciare da nomi specializzati nel networking e alla sicurezza.
Ma ci assicura che le sorprese, anche per quanto riguarda l’Italia, non finiscono qui.