Cosa succederà quest’anno nel mondo InternetWMR srl StudioCappello – posizionamento nei motori di ricerca
Come gli anni scorsi, faccio i miei auguri di buon 2008 a tutti i lettori di 01Net con dieci brevi predizioni:
1) Oltre ad aumentare gli investimenti nel Search Advertising, aumenteranno esponenzialmente gli investimenti nel restyling dei web site soprattutto per migliorare l’usabilità e la qualità dei contenuti. Dopo la bolla internet del 2000, caratterizzata da siti internet imperiosi ma senza vita, e la rinascita del web grazie ai motori di ricerca che hanno permesso di trasformare vuote vetrine online in vivi ambienti di iterazione e business, l’importanza di creare relazioni efficaci con gli utenti acquisterà un ruolo centrale.
2) Social Network: i siti dove gli utenti si scambiano opinioni attrarranno sempre più l’attenzione dei marketer e oltre il 25% degli investimenti in Advertising Online. La rete continuerà il suo rapido crescere di principale influente nel processo d’acquisto, soprattutto sui giovani.
3) I blog amatoriali tenderanno a perdere di importanza a causa del loro proliferare, e si affermeranno maggiormente i siti/portali/blog professionali specializzati.
4) La TV continuerà a perdere drammaticamente appeal soprattutto per le news per cui internet diventerà la prima fonte di riferimento.
5) Internet supererà per attenzione e tempo dedicato la TV e i videogiochi sui giovani e medio giovani.
6) Soprattutto per merito dei punti precedenti, la politica e la società subirà profonde influenza dalla rete, tanto da poter far dire a qualche previsionista che YouTube deciderà le elezioni in USA.
7) Google sfornerà il primo sistema operativo by Google il che porterà alla diffusioni di dispositivi IT e Mobile by Google probabilmente low cost o free, con un tareget di utenti più amplio che potrà accedere alle informazioni.
8) Esplode il WiFi come tecnologia di comunicazione per internet, telefoni, dispositivi elettronici
9) Troppi cittadini italiani, a differenza di quelli americani europei, continueranno ad avere negato l’accesso all’internet veloce (Forrester Research stima che in Italia nel 2013 la diffusione nelle abitazioni sarà solo del 58%)
10) L’Italia si confermerà oltre il 40 posto, dopo Cile e Corea, per mancanza di libertà di informazione. Tra trust virtuali e oligopoli affermati è una realtà masochistica tutta nostrana.