Dipharma Francis – Partire dalle reali esigenze degli utenti

Mauro Oltolini, Ict manager

Quello di Dipharma Francis è un approccio particolarmente pragmatico alla mobility. «Non abbiamo adottato una strategia specifica – ha spiegato Mauro Oltolini, Ict manager dell’azienda – e non siamo nemmeno particolarmente inclini a reagire o perseguire virtuosismi tecnologici. La nostra politica è quella di comprendere le effettive necessità degli utenti e da queste muoverci».

L’azienda, che assegna gli strumenti (portatili, card Umts, smartphone e Vpnssl) in modo trasversale e indipendente da ruoli e funzioni, ritiene, infatti, importante focalizzarsi sulle reali esigenze dei dipendenti, e su quanto queste debbano essere supportate da strumenti mobili.
«Per i portatili – ha proseguito – siamo nell’ordine del 20% degli utenti collegati al sistema informativo. Non esiste, invece, un rapporto 1 a 1 per le schede Umts. La richiesta riguarda esclusivamente il periodo di stretto utilizzo. L’introduzione del sistema Vpnsl, poi, ha avuto orgine da una richiesta della nostra area per svolgere da remoto parte delle attività di controllo dei sistemi».

Viste, però, le potenzialità della tecnologia in termini di facilità di collegamento e di accesso alle risorse, la società ha ritenuto interessante estendere tale opportunità, ovviamente con il massimo delle garanzie in termini di sicurezza. «I colleghi – ha proseguito – sono informati sui rischi derivanti da un utilizzo improprio di tali strumenti. Per gli smartphone, infine, le figure coinvolte sono il top management e la forza vendita, in quanto in talune circostanze un sistema integrato di mail, Internet e telefono è indiscutibilmente più comodo di un portatile».

Nel complesso, nel 2007, gli investimenti per il mobile computing hanno assorbito circa l’1,5% del budget It e, per i prossimi mesi, non sono previsti incrementi né progetti wired. «Ad oggi – ha aggiunto -, considerando il business e le necessità aziendali, riteniamo sufficienti i sistemi installati», che, tra i vantaggi, hanno prodotto principalmente una maggiore flessibilità, pure negli standard di sicurezza. «Le diverse tipologie di soluzioni adottate – ha puntualizzato – ci permettono di accedere da ovunque, a qualsiasi informazione presente nel sistema. La complessità maggiore, invece, così come il costo, ha riguardato la scelta dei device. Non è, infatti, sempre possibile calcolare il ritorno in termini puramente economici. In questo caso, l’investimento è stato pesato sul beneficio apportato all’organizzazione».

Non ci sono state, invece, grosse difficoltà sia in fase di sviluppo del progetto sia durante l’installazione. «Questo grazie alla qualità dei nostri partner – ha concluso -, anche se in alcune occasioni, il supporto tecnico ha mostrato qualche criticità, che comunque non hanno pregiudicato la qualità del servizio».

L’azienda

Dipharma Francis è un gruppo chimico-farmaceutico nato nel 1949. Con un fatturato consolidato di 122 milioni di € nel 2006, è conosciuto a livello internazionale come uno dei principali attori italiani nella produzione e commercializzazione, in esclusiva o su licenza, di principi attivi (Api) e intermedi per l’industria farmaceutica. Esporta principalmente negli Usa, in Giappone e nei paesi dell’Ue. Nel gruppo lavorano complessivamente circa 430 persone, di cui 390 in Italia, distribuite in tre siti produttivi ubicati a Baranzate (Mi), Caronno (Va) e Mereto di Tomba (Ud).

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