Ericsson e Ibm hanno annunciato un accordo di collaborazione nella ricerca congiunta per i progetti di antenne phased-array per la tecnologia 5G, che permetteranno alle reti di fornire ordini di dati a velocità maggiori rispetto a quelle di oggi.
Stando all’Ericsson Mobility Report, entro il 2019 si assisterà ad una crescita di dieci volte nel traffico dati, mentre i 200 milioni di dispositivi M2M attivi alla fine del 2013 cresceranno di tre o quattro volte prima del lancio commerciale dello standard 5G.
In base all’accordo Ericsson e Ibm collaboreranno allo sviluppo di prototipi che forniranno servizi a un maggior numero di utenti di rete mobile, permettendo varie soluzioni innovative sulla stessa frequenza e velocità di traffico dati superiori.
La progettazione phased-array permette di sviluppare antenne direzionali e più controllabili dal punto di vista elettrico, che porteranno a vantaggi in termini di flessibilità e portata rispetto alle antenne di tipo meccanico esistenti oggi.
Le innovazioni consentiranno l’integrazione di circa un centinaio di antenne e tecnologie radio all’interno di un singolo chip dalle dimensioni più piccole di una carta credito, utile negli spazi indoor e nelle aree urbane densamente popolate.