Per Alberto Pieri, Segretario Generale di Fast, Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, che organizza ogni anno per la Commissione europea, Direzione Generale Ricerca, la selezione nazionale del concorso europeo per i giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni, «i giovani italiani sono preparati e ci sorprendono sempre con le loro invenzioni e ricerche».
Quest’anno i candidati hanno presentato studi e progetti originali e innovativi in qualsiasi campo scientifico, sociale, culturale e in particolare in linea con la tematica di Expo 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” intesa nel significato più ampio ovvero sostenibilità nella filiera della produzione di cibo sul pianeta.
Per l’edizione 2015 de “I Giovani e le scienze“, sono arrivati 65 contributi realizzati da 143 studenti. Provengono da 13 regioni: Piemonte 11; Friuli e Sardegna 7; Lombardia e Campania 6; Marche, Puglia e Sicilia 5; Trento e Bolzano 4; Liguria 3; Emilia Romagna, Toscana e Abruzzo 2.
La finale di Milano dell’11-13 aprile mette in mostra 29 progetti italiani e 5 invitati da Belgio, Brasile, Messico, Olanda e Spagna.
La giuria è formata da esperti italiani ed esteri.
“Molti dei neo Archimede poi brevettano le loro invenzioni o addirittura si mettono in proprio e aprono delle start up – spiega il Presidente di Fast, Stefano Rossini – e noi manteniamo con loro un rapporto stretto e li seguiamo passo passo e alcuni di loro vengono poi a fare da tutor o accompagnatori nelle edizioni seguenti del concorso. Dà soddisfazione vedere che se ai giovani si danno delle opportunità, partecipano e rappresentano il meglio dell’Italia all’estero. Molti di loro hanno poi vinto altre selezioni e premi negli appuntamenti internazionali contribuendo al prestigio italiano. Si potrebbe fare di più per avvicinare le giovani studentesse alle materie scientifiche, perché anche quest’anno sono meno presenti alla finale italiana“.