Ha come primo risultato una riduzione pari all’80% dei costi di cablaggio e un incremento atteso delle prestazioni, sul fronte della gestione dati, del 500% l’implementazione iniziata circa due anni fa di un’architettura blade per i server di KpnQwest.
Intenzionato a compiere un salto di qualità nell’offerta di servizi cloud, a muovere l’operatore privato italiano, nato nel 1985 per sfidare l’incumbent del mercato delle telecomunicazioni, l’esigenza di velocizzare i tempi di installazione e attivazione delle nuove macchine risparmiando, al contempo, prezioso spazio.
La scelta di Marco Fiorentino, amministratore delegato di KpnQwest Italia, è caduta su Hp, sia per la competitività di prezzo dimostrata sia, soprattutto, per la naturale predisposizione dimostrata dal vendor nello stabilire un rapporto di partnership con gli Indipendent software vendor, gli integratori e le Web agency, considerati fondamentali nella strategia di go-to-market di KpnQwest.
Da qui l’ossatura per la nuova offerta di “cloud agile” in chiave Iaas attraverso l’implementazione di un primo sistema pilota con due enclosure blade equipaggiati con virtual connect, per un totale di sei lame, e di quattro switch Hp 5900 studiati per venire incontro alle esigenze specifiche di KpnQwest che, con Hp, ha pure sottoscritto un contratto Proactive Care 24×7.
Il tutto all’interno di un setup un po’ particolare, se si considera la scelta del fiber hub italiano di ubicare tutti e quattro i propri datacenter nell’unico punto di Milano Caldera.
Dopo questa prima fase di avviamento e di fine tuning, i vantaggi registrati da KpnQwest parlano di meno di cinque minuti necessari per attivare un nuovo nodo fisico, di tre giorni per allestire un server e di meno della metà delle ore uomo necessarie per riconfigurare le medesime piattaforme.
Ma l’agilità non è l’unico vantaggio delle nuove architetture, visto che, per il prossimo futuro, l’azienda si aspetta anche una riduzione complessiva dei tempi e dei costi di gestione dell’infrastruttura, che potrebbe toccare il 40%, oltre al già citato incremento delle prestazioni sul fronte del data management, grazie alla tecnologia software-defined storage abilitata dalle architetture Hp.
Ora, dopo l’installazione dei server blade Hp, KpnQwest sta lanciando una nuova generazione di servizi IaaS basati sull’ultima versione di Vmware, anche se è molto probabile l’allargamento a servizi basati su altri ambienti di virtualizzazione, come OpenStack nella versione di Hp.
Dal canto suo, quest’ultima, ha incluso KpnQwest in un programma strutturato che, ora, potrebbe avere uno sbocco a livello europeo nell’ambito iniziativa Helion per il cloud pubblico.