Digital innovation: no datacenter, no cloud

Connectivity_world_HuaweiUn importante mercato dei servizi Ict e un avanzato stato di adozione del digitale pongono gli Stati Uniti in cima al Global Connectivity Index 2015 di Huawei.

Nato con l’obiettivo di fornire indicazioni sulle nazioni più avanzate nello sviluppo e nella crescita digitale, nell’edizione di quest’anno, l’indice ha raddoppiato il numero di economie indagate mettendo a confronto 50 diverse nazioni in termini di connettività, grado di utilizzo delle tecnologie Ict e trasformazione digitale.

Ne esce un quadro in cui, Svezia, Singapore, Svizzera e Regno Unito si classificano in quest’ordine tra le prime economie mature alle spalle degli Stati Uniti, mentre Cile, Cina ed Emirati Arabi Uniti guidano i mercati in via di sviluppo, collocandosi intorno alla ventesima posizione.

Proprio i leader dei mercati emergenti sono caratterizzati da un alto tasso di adozione di dispositivi mobili e opportunità di accesso, spesso paragonabili a quelle dei mercati già sviluppati.
Per loro, il ritardo registrato nel Global Connectivity Index, che rispetto ad altri indici simili comprende nel termine connettività le reti, il cloud, lo storage e gli elementi non infrastrutturali della digital economy, come ad esempio la domanda di servizi e le attività di ecommerce, è negli investimenti sui datacenter e su altri elementi fondamentali delle infrastrutture Ict.

Al contrario, gli investimenti destinati a datacenter da parte dei Paesi già sviluppati ammontano a tre volte quelli dei Paesi in via di sviluppo e rappresentano il maggiore catalizzatore della proliferazione del fenomeno cloud, a sottolineare come l’innovazione non è possibile senza la tecnologia di base.

Da qui il suggerimento a investire in datacenter, servizi cloud, Big data, banda larga e IoT identificati dal Cgi di Huawei quali propulsori della trasformazione digitale. In palio, per ogni Paese, una crescita del Prodotto interno lordo pari all’1% a fronte di una crescita degli investimenti Ict pari al 20% da portare avanti anche prendendo come riferimento un indice che, nei suoi intenti, ha quello di “avviare una collaborazione tra le istituzioni e i leader d’impresa al fine di identificare, sfruttare e creare nuove opportunità legate all’economia digitale con l’obiettivo di costruire un mondo sempre più interconnesso”.

 

 

 

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